Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giorgio Falco
Grado Giovanni Merlo
La significatività della figura di Giorgio Falco consiste soprattutto nel fatto che egli rappresenta, per così dire, uno storico di transizione: formatosi ai tempi [...] Momigliano. Seguono il trasferimento a Roma, la conversione al cristianesimo di confessione cattolica – riceve il battesimo il 1° si allarga necessariamente alle relative ricadute sull’organizzazione sociale ed economica dei Comuni, proponendo temi e ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] appena sfiorati nel lavoro precedente. In netto contrasto con l'abate piemontese egli sottolineò che il cristianesimo, pur avendo esercitato un influsso sociale positivo, non può ridursi ad una civiltà, e che l'attacco contro i gesuiti nascondeva il ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] della schiavitù avesse in alcuna rilevante fnisura contribuito il cristianesimo (donde una tenace polemica con P. Allard) e n. s., XXVII (1974), pp. 185-214; e Dalla democrazia radicale al socialismo, ibid., n. s., XXXI (1978), pp. 138-199 (con ined. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ettore Pais
Antonino Pinzone
Ettore Pais fu una delle figure dominanti nella storiografia del tardo Ottocento e del primo Novecento e, considerato che Karl Julius (Carlo Giulio) Beloch privilegiò la [...] forti pregiudizi anticlericali che gli inibivano gli indispensabili studi sul cristianesimo, dall’altro, perché la riteneva ancora un corpo calarvisi; il fatto, politico, religioso, etnografico, sociale, economico o giuridico che fosse – per quanto ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] dei servi di p. D.M. Turoldo, all'Istituto sociale ambrosiano, del quale fu nominato presidente il 7 nov. quale egli chiarisce come per l'anonimo autore il rapporto tra cristianesimo e mondo non debba risolversi nell'isolamento del cristiano "in un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gabriele De Rosa
Giampaolo D'Andrea
Nella stagione di profondo rinnovamento della storiografia italiana del secondo Novecento, Gabriele De Rosa si segnala per il rigore metodologico, l’originalità tematica [...] la storia del Mezzogiorno e nel 1983 l’Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea) così come a Padova (nel la religione popolare non fosse «fuori dal cristianesimo e dal cattolicesimo praticato dal clero riformatore ...
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DUPRÈ THESEIDER, Eugenio
Sofia Boesch
Nacque a Rieti il 22 marzo 1898, da Francesco e da Fanny Rettig.
La famiglia era di origine francese (i due cognomi sono attestati sia uniti sia alternati nella [...] G. Volpe. Ma l'attenzione alla dimensione storico-sociale e alle connessioni con lo sviluppo delle comunità urbane dalla conclusione alla settimana di Spoleto su La conversione al cristianesimo, edita a Spoleto nel 1967.
Consigliere della Deputazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Enrico da Susa, detto l’Ostiense
Daniela Parisi
Enrico da Susa fu essenzialmente un giurista, ed è giudicato dalla storiografia «il canonista più importante e brillante del secolo XIII» (Pennington [...] 1977.
B. Paradisi, Il pensiero politico dei giuristi medievali, in Storia delle idee politiche, economiche e sociali, diretta da L. Firpo, 2° vol., Ebraismo e cristianesimo. Il Medioevo, t. 2, Il Medioevo, a cura di G. Capitani, Torino 1983, pp. 211 ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] quando uno degli ultimi episodi di conversione forzata al cristianesimo di un bambino ebreo fece esplodere a Bologna il la burocrazia. Nel quadro offerto dal C., alle masse sociali poverissime si contrappone una "aristocrazia del denaro", vero " ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] rivista di Gandolin come missione diplomatica, letteraria e sociale, avrebbe dovuto costituire l’argomento del Libro d (a parte Augusto e Nerone), fino alla diffusione del Cristianesimo e alla calata dei barbari. Dedicati pochi sonetti al Medioevo ...
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cristiano-sociale
agg. – Denominazione di alcuni partiti e formazioni politiche costituitisi in Italia e in altri Paesi, in vari momenti storici, e caratterizzati dalla comune convinzione di risolvere i problemi sociali sulle basi etiche del...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...