PEREGRINO PROTEO
Guido CALOGERO
. Personalità assai singolare del sec. II d. C., ondeggiante tra il cristianesimo e il cinismo. Ci è noto soprattutto attraverso il libello di Luciano De morte Peregrini [...] in libertà dal governatore della Siria, venne sempre più adottando il costume cinico, finché, abbandonato completamente il cristianesimo, condusse una vita errabonda, caratterizzata da ogni più aspro tratto di quel costume: negazione di qualsiasi ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] , p. 104, n. 9 (pp. 102-123), sembrerebbe ormai consolidata la tesi propugnata dall'Harnack sulla doppia origine orientale e romana del cristianesimo veneto, anche se a volta a volta alcuni hanno voluto vedere o l'una o l'altra o più l'una che l ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] al ceto dirigente, inserisce l’immagine di Cristo nel suo larario. La discriminazione e la persecuzione non avevano impedito al cristianesimo di diffondersi: a nulla valsero in tal senso le persecuzioni del 251 di Decio, del 257 di Valeriano e la ...
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Storico francese (n. Nîmes 1875 - m. in combattimento presso Ypres 1916); prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Montpellier, autore di memorie di storia ecclesiastica sui secoli 4º-5º, condotte [...] con acutezza di indagine, ma che hanno suscitato critiche (specialmente Priscillien et le Priscillianisme, 1909) ...
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Gesuita (Tours 1873 - Neuilly-sur-Seine 1956); prof. di teologia positiva e di storia del cristianesimo nell'Institut catholique di Parigi; direttore della rivista Recherches de science religieuse. Tra [...] le sue opere: Les origines du dogme de la Trinité (4a ed. 1919); Histoire du dogme de la Trinité (1927-28); La vie et l'enseignement de Jésus-Christ (1931) ...
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Figlio (m. 1377) di Gedimino, divenne granduca nel 1344 o 1345. Introdusse in Lituania il cristianesimo, anche per togliere un pretesto di lotta all'Ordine Teutonico, di cui respinse le invasioni. Combatté [...] contro la Polonia (1349-66), contro i Tatari e il granduca di Mosca Dimitri, geloso delle sue conquiste, e creò un grande stato, dal Baltico al Mar Nero. Da lui, attraverso il figlio Jogaila (Ladislao ...
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Missionario (Palermo 1668 - Edo, od. Tokyo, 1715), sacerdote, si recò in Giappone per predicare il cristianesimo in un'epoca di persecuzioni. Sbarcato di nascosto a Yakushima, scoperto e arrestato, fu [...] portato a Edo, e qui interrogato da Arai Hakuseki, il quale propose al suo governo di trattenere il prigioniero in Giappone, col patto ch'egli rinunciasse a ogni propaganda. Avendo S. convertito i suoi ...
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Nome assunto dall'autore della storia di Gregorio Illuminatore e della conversione dell'Armenia al Cristianesimo. Il testo della storia è pervenuto in diverse redazioni greche, oltre che in copto, siriaco, [...] georgiano e arabo; ma tutte presuppongono, come sembra, un originale armeno scritto attorno al 490. Il vero autore assume il nome di un omonimo personaggio, autore nel 216 di una storia dei re armeni, ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] già noto prima che a Roma.
Il Sanctus - tre volte ripetuto - col Benedictus appartiene alla più vetusta liturgia del cristianesimo. Nel testo e nella melodia appaiono come l'immediata continuazione del Prefazio. L'Agnus Dei deve la sua introduzione ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] Hillel da Verona (che fu anche traduttore di alcuni testi dal latino all'ebraico), alcuni suoi condiscepoli si sarebbero convertiti al cristianesimo. Derenbourg ha ipotizzato che G. fosse uno di questi studenti e pone al 1265 circa la data della sua ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...