Principessa messicana (n. Painala, Coatzacoalcos, 1500 circa - m. in Spagna); figlia di un alto dignitario azteco, alla morte del padre fu venduta come schiava. Nel 1519 fu donata, in segno di amicizia, [...] a Hernán Cortés dagli Indios di Tabasco; assunto il nome di Marina dopo la conversione al cristianesimo, grazie alla conoscenza delle lingue maya e nahuatl fece da interprete e guida al conquistatore spagnolo, contribuendo in misura determinante alla ...
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Patrizia romana (sec. 4º d. C.) della famiglia degli Anici Petronî, figlia di Petronio Probo, praefectus urbi (329-31), moglie di Clodio Celsino Adelfio, praefectus urbi (351). Scrisse un poema, perduto, [...] sulle lotte di Costanzo II contro l'usurpatore Magnenzio (351-53); poi (362 circa), o convertitasi al cristianesimo o confermatasi nella fede cristiana, scrisse una narrazione del Vecchio e del Nuovo Testamento in 694 esametri, composta di frammenti ...
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Scrittore e uomo politico bizantino (n. Nicomedia 1018 - m. 1078 o 1096). Ebbe cariche politiche sotto Michele V e Teodora, e da Costantino Monomaco fu nominato professore di filosofia nell'università [...] fondata nel 1054. Ravvivò in Costantinopoli lo studio di Platone, la cui filosofia cercò di conciliare col cristianesimo. Di cultura vastissima, produsse in ogni campo dello scibile; importante per valore storico e letterario, la ῾Εκατον-ταετηρίς (" ...
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Etnografo e archeologo polacco (n. Podgajna, Nesviž, 1784 - m. 1825), noto anche con lo pseudonimo Zorian Dolęga Chodakowski. Tra i primi in Polonia, svolse appassionate ricerche etnografiche, raccogliendo [...] una vasta messe di materiali, di cui pubblicò solo una parte nella sua opera O Slowiańszczyźnie przed chrześcijaństwem ("Gli Slavi prima del cristianesimo", 1818). ...
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Re leggendario; una fonte composta verso il 1300, la Vita s. Erici, fa di lui il successore di re Sverker il Maggiore (1150 circa) e pone il termine del suo regno nel 1160. Gli si attribuisce la paternità [...] di una crociata in Finlandia, dove avrebbe diffuso per la prima volta il cristianesimo. ...
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Nome umanistico del medico e filosofo tedesco N. Öchslein (Montbéliard 1547 - Altdorf 1606); prof. di etica, poi di medicina ad Altdorf. Nelle sue numerose opere filosofiche polemizzò contro le posizioni [...] degli aristotelici italiani del suo tempo, specialmente di A. Cesalpino e di F. Piccolomini, sostenendo la conciliabilità dell'aristotelismo e del cristianesimo. ...
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Fabbri, Diego
Francesco Suriano
Drammaturgo, sceneggiatore, giornalista e operatore culturale, nato a Forlì il 2 luglio 1911 e morto a Riccione il 14 agosto 1980. Il tema centrale della sua opera ‒ [...] lo scontro tra l'uomo dell'orgoglio e l'uomo dell'amore, l'interpretazione del cristianesimo come rottura del conformismo e come scommessa sulla libertà dell'uomo ‒ trovò in ambito cinematografico un'importante declinazione. Le sceneggiature firmate ...
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Figlio (m. 921) di Bořivoj e di s. Ludmilla, andò al potere dopo la morte del fratello maggiore Spytihněv I (915 o 916); come questo riconobbe la supremazia degli imperatori tedeschi, pur riuscendo ad [...] allentare i legami di dipendenza della Boemia dall'Impero. Respinse le incursioni dei Magiari e favorì molto il cristianesimo. ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. Canterbury 624). Gregorio Magno lo inviò a convertire gli Angli (601) e s. Agostino di Canterbury lo nominò vescovo di Londra, capitale del regno di Sebert, nipote e vassallo [...] di Etelberto di Kent. Etelberto fece costruire per M. la chiesa di S. Paolo a Londra. Respinto il cristianesimo dai successori di Etelberto, M. fuggì in Italia donde fu richiamato da Eadbaldo (617) senza però essere accettato come vescovo dai ...
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Prelato danese (Knardrup 1167 circa - Ivö, Scania, 1228); studiò a Parigi, in Italia e Inghilterra; fu poi prevosto a Roskilde (1194) e cancelliere del re Canuto VI; successe ad Absalon come arcivescovo [...] di Lund (1201); fu spesso legato papale e, profittando delle spedizioni militari svedesi, si adoperò per la diffusione del cristianesimo nei paesi baltici, fondando il vescovato di Reval (od. Tallinn; 1222). Scrisse un rifacimento latino delle leggi ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...