Virgilio Marone, Publio
Sergio Casali
L’Omero latino
Virgilio è il più grande poeta romano. Ha messo in versi i canti dei pastori, il lavoro dei contadini e le imprese degli eroi e ci ha trasmesso risposte [...] addirittura in una figura leggendaria di mago sapiente, benefico e miracoloso. I cristiani vedono in Virgilio un anticipatore del cristianesimo. È Virgilio, nella Divina Commedia, a guidare Dante nel suo viaggio nell’Inferno e nel Purgatorio, e non c ...
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Filippo l'Arabo (M. Julius Philippus)
Filippo l’Arabo
(M. Julius Philippus) Imperatore romano (Traconitide 204 ca.-presso Verona 249). Già prefetto del pretorio (243), fece uccidere l’imperatore Gordiano [...] con atteggiamento deferente; riordinò la rete stradale, creò colonie; fu benevolo, o addirittura simpatizzò, verso il cristianesimo. Nel 248 marciò contro Decio, che, inviato per scongiurare tentativi di usurpazione in Mesia, Cappadocia e Siria ...
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Teologo, storico, medico e musicologo (Kaysersberg, Alsazia, 1875 - Lambaréné, Gabon, 1965). Libero docente a Strasburgo di scienze neotestamentarie fino al 1905 ed eminente interprete di Bach (Bachkonzerten [...] fra i Neri; recatosi a Lambaréné (Africa Equatoriale Francese), vi fondò un lebbrosario-villaggio come simbolo concreto del suo cristianesimo. Premio Nobel 1952 per la pace, S. fu una delle più eminenti personalità della scienza e della spiritualità ...
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Ricco cittadino di Colosse, convertito da s. Paolo e destinatario della più breve (25 versetti; perciò designata talvolta come "biglietto") delle lettere dell'apostolo (la lettera a F.), scritta da lui [...] Canone muratoriano, da Tertulliano e da Origene) e pochissimi tra i moderni, è spesso citata a proposito dell'atteggiamento del cristianesimo primitivo verso la schiavitù: s. Paolo non ne annuncia l'abolizione, né d'altra parte si limita a propugnare ...
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Pensatore e predicatore spagnolo (Granada 1504 - Lisbona 1588) dell'ordine dei domenicani, il cui nome secolare era Luis Sarría. Scrisse in latino (Rhetorica ecclesiastica, 1576), in portoghese e in castigliano [...] da doutrina cristã (in port., 1559); Memorial de la vida cristiana (1561); Introducción al símbolo de la fe (1583) in cui, all'apologia del cristianesimo, unisce un vivo senso della natura reso attraverso una prosa di notevole spessore estetico. ...
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ANTALDI, Antaldo
Giovanni Tantillo
Di famiglia patrizia, nacque a Urbino nel 1770. Il padre Giovanni Battista, pur essendo un conservatore, dopo l'occupazione francese fu incaricato nel 1797 di rappresentare [...] all'università di Pesaro. Recatosi poi a Roma presso l'Accademia ecclesiastica, vi si dedicò a studi di storia del cristianesimo, della Chiesa, di teologia e soprattutto di diritto, nei quali si distinse particolarmente, sì da divenire membro del ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] modo determinante alla diffusione in Occidente del movimento monastico egiziano.
Vita
Figura di primaria importanza nella storia del cristianesimo e delle sue dottrine, nulla di sicuro si conosce della sua attività prima dell'elezione a vescovo di ...
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Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] di retorica a Roma e per molti anni seguace della filosofia neoplatonica finché, verso il 355, si convertì al cristianesimo; nel 362 dovette abbandonare l'insegnamento a causa dell'editto di Giuliano l'Apostata che vietava l'insegnamento di eloquenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Arnaldo Momigliano
Rita Lizzi Testa
Arnaldo Momigliano è annoverato tra i più grandi storici italiani del nostro tempo per l’elevata qualità degli studi dedicati al mondo antico e alla sua percezione [...] sulla ‘effeminatezza mediterranea’, si era consolidato alla luce delle sue riflessioni su Gibbon. Momigliano, pertanto, si convinse che il cristianesimo, e non i barbari, fosse stato la forza scatenante di ciò che accadde nel corso del 5° sec. d.C ...
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Re di Northumbria (n. 612 circa - m. 670), figlio di Etelfredo di Northumbria; successe (643) al fratello Osvaldo, ma ebbe solo la Bernicia. Solo nel 651, sconfitto e ucciso Osvino, che si era insediato [...] anche contro Pitti e Scotti. Nel 655 batté il re pagano della Mercia, Penda; promosse allora la diffusione del cristianesimo e fece fondare monasteri e chiese, adoperandosi per la sostituzione nel culto e nella liturgia dell'uso romano a quello ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...