FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] novella in versi sciolti, Luigia (Venezia 1846), dedicata a Luigia Coletti, che quattro anni dopo, convertitosi al cristianesimo, egli avrebbe sposato. Intanto il panorama politico si movimentava e divampava il patriottismo: il F. lo sfogava nelle ...
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Poeta latino (n. Burdigala, od. Bordeaux, verso il 310 d. C. - m. dopo il 393); prima maestro di retorica a Burdigala, poi prefetto della Gallia e in seguito d'Italia, Illiria e Africa; dal 367 precettore [...] ; pregevole è una raccolta di poesiole, Bissula, dal nome della schiava germanica datagli come preda di guerra. Neppure il cristianesimo (A. pare si sia convertito dopo il 365) approfondì la sua sensibilità: infatti sia nei Parentalia sia nella ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] 1751). Gli spunti di una morale laica si alternano in queste pagine giovanili con la critica "libertina" del cristianesimo, ripresa dai deisti inglesi; con la satira della società contemporanea; con un vivo interesse per le scienze esatte. Discutendo ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] accettò volentieri l’evemerismo, per dimostrare che gli dei pagani non erano dei: ma accanto a ciò il cristianesimo sviluppò un’altra interpretazione, secondo la quale le narrazioni mitologiche non erano se non una falsificazione e alterazione ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] I templari del 1984, Storia di un padre e di due figli e Sera di Emmaus del 2008), tutti segnati da un cristianesimo drammatico, da un lato spalancato al cielo e dall’altro testimoniato ‘dai piccoli’, coloro che riscattano il mondo con-soffrendo con ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] 'Uno-Tutto divino) e pertanto in dialettica opposizione rispetto all'eticità classica e cristiana (cfr. il cap. III, Cristianesimo e germanesimo).
In questo stesso periodo, il G. affiancò L. Bianchi nella compilazione di una Grammatica della lingua ...
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René. Critico letterario e antropologo francese (Avignone 1923 - Stanford 2015). Intellettuale "irregolare della cultura", si diplomò nel 1947 archivista-paleografo medievale all'École des chartes di Parigi [...] lo sviluppo della società e della religione; nel suo pensiero, la logica arcaica del sacrificio venne trascesa solo con il cristianesimo, laddove Cristo assume il ruolo di "capro espiatorio". Tra le sue opere più recenti: Le sacrifice (2003, trad. it ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] di Pier l'Eremita e della prima crociata, il Petrarca fa alcune amare considerazioni sullo stato presente del mondo cristiano: il cristianesimo ha perduto molto terreno in Africa e in Asia, perfino in Europa, in confronto all'espansione di cui si ha ...
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Agàmben, Giorgio. - Saggista italiano (n. Roma 1942); docente di estetica presso le università di Macerata (1988-92), Verona (1993-2003) e IUAV di Venezia. Ha promosso e curato per Einaudi, fino al 1996, [...] pensiero (2005); Il regno e la gloria (2007); Il sacramento del linguaggio (2008); Nudità (2009); Angeli. Ebraismo cristianesimo Islam (con E. Coccia, 2009), raccolta critica dei testi filosofici più significativi su questo tema; Altissima povertà ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] del mondo ellenico come rifugio sereno per lo spirito umano e insieme mito polemico contro il romanticismo e il cristianesimo; infine dal motivo autobiografico, che o è semplice spunto lavorato con orpelli letterari e pago d'esaurirsi in eleganze ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...