Vescovo di Antiochia e martire a Roma sotto Traiano (festa, nella Chiesa greca, 20 dicembre; nella latina, 1º febbraio). Tradotto a Roma dalle autorità romane scrisse, durante il viaggio, sette lettere: [...] Policarpo. L'epistolario di I., incluso nelle collezioni dei "Padri apostolici", è uno dei più importanti documenti del cristianesimo antico; soprattutto notevole l'insistenza dell'autore sull'obbedienza dovuta al vescovo, senza la quale non è valida ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] fine della Seconda guerra mondiale pone con maggior evidenza e drammaticità, per la vita della Chiesa, il rapporto del cristianesimo con la società industriale e col contesto urbano e il profondo processo di scristianizzazione delle masse operaie.
In ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] 2009, 1, pp. 183-212; Id., Rassegna degli studi più recenti sull’attività collettiva dei vescovi tra Ottocento e Novecento, «Cristianesimo nella storia», 15, 1994, pp. 71-115.
5 A. Marani, Una nuova istituzione ecclesiastica, cit., pp. 3-4.
6 Natura ...
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Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] e a fondersi con esse in un'elaborata sintesi. Tale sostegno mistico è meno diretto e pervasivo nel caso del cristianesimo e dell'islamismo monoteistici, dove il sincretismo fra credenze universali e credenze locali, pur presente, è un processo più ...
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PIGNEDOLI, Sergio
Enrico Galavotti
PIGNEDOLI, Sergio. – Nacque a Felina, nell’Appennino reggiano, il 4 giugno 1910 da Omeo, di professione sarto, ed Emma Peretti, casalinga, e venne battezzato tre giorni [...] , in Occidente, il volto degli altari dell’edonismo, del materialismo. In tal modo l’Occidente ha tradito il cristianesimo» (Il cardinale Sergio Pignedoli, 1989, p. 437).
Nel 1960, sembra dando ascolto a una richiesta proveniente dallo stesso ...
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FENICIO, Iacopo
Rosa Maria Cimino
Nacque a Capua (od. prov. di Caserta) intorno al 1558; nel 1580 entrò nella Compagnia di Gesù e tre anni dopo partì alla volta dell'India meridionale, dove soggiornò [...] , di cui divenne amico. I suoi contatti con persone importanti - il nipote dello stesso zamorin fu convertito al cristianesimo - non solo facilitarono la sua opera evangelizzatrice (ottenne per es. il permesso di costruire numerose chiese), ma anche ...
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ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] Il Crociato, dell'opera di Loisy, Il Vangelo e la Chiesa, e di quella di A. v. Harnack, L'essenza del cristianesimo.
L'E. si opponeva a Harnack che negava il valore del Vangelo come testimonianza della divinità di Cristo, mentre elogiava l'opera del ...
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montanismo
Nome, dal suo iniziatore (Montano), dato a una setta cristiana sorta dopo la metà del 2° sec. in Frigia (per cui è spesso indicata come «eresia dei frigi») e presto diffusasi in tutta l’Asia [...] in Frigia anche nell’epoca precristiana. Per comprendere storicamente il m., occorre considerare la tensione escatologica del cristianesimo primitivo che annoverava la «profezia» tra i carismi e, in molti ambienti, viveva nell’attesa del regno ...
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(o vodu, vodù, vudù) Culto sincretistico di origine africana, praticato ad Haiti prevalentemente dalla popolazione nera discendente dagli schiavi deportati nell’isola dopo lo sterminio nel 1533 della locale [...] essa si proclami cattolica.
Le divinità v. di origine africana (loa o orixa) sono spesso assimilate a figure religiose del cristianesimo, come angeli o santi. Una funzione preminente è quella di Legba (o Papa Legba), intermediario tra mondo divino e ...
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Storico, antropologo e filosofo francese (Chambéry 1925 - Parigi 1986), gesuita. Ordinato sacerdote nel 1956, due anni dopo essere entrato nella Compagnia di Gesù, insegnò in varie univ., a Parigi, [...] et les patois (1975) e infine L'ordinaire de la communication (con Luce Giard, 1983). Attento interprete del cristianesimo postconciliare, ha studiato le nuove diaspore del credere: Le Christianisme éclaté (1974) e La faiblesse de croire (1987 ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...