Donna che ha concepito e partorito. Il concetto assume un carattere eminentemente culturale e sociale, distinto da quello di genitrice, nei casi di m. non genitrici (per es., nell’adozione) in cui risulti [...] abbondano i depositi lignitiferi e bituminosi.
Religione
Chiesa m. (o matrice, lat. ecclesia matrix) Nei primi secoli del cristianesimo, quella da cui la predicazione cristiana si è diffusa nelle zone vicine; successivamente il termine è servito a ...
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Termine diffuso in molte lingue austronesiane della Melanesia e della Polinesia, con il significato generale di «forza sovrannaturale», «potere spirituale», «efficacia simbolica». Il termine si diffuse [...] ecc.). In ogni caso appare oggi estremamente problematico risalire ai significati originali di m.: la diffusione del cristianesimo, gli stessi significati che gli antropologi hanno conferito al m. hanno portato a una sua radicale trasformazione ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] in minima parte e solo con un’imponente mediazione del clero, pur con alcune eccezioni che mirano a un cristianesimo nutrito di Bibbia; come, con accenti diversi, Antonio Rosmini (m. nel 1855), che trova nell’approccio scientifico alla Bibbia ...
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DE STEFANO, Antonino
Antonio Pivato
Nacque a Vita (Trapani) il 4 ag. 1880da Giuseppe e da Giuseppa Perricone. Unico maschio di quattro figli, all'età di nove anni fu inviato nel seminario di Monreale [...] del 1902 il saggio sui Traditores, che già denota i futuri interessi del D. per le tematiche del cristianesimo primitivo e che veniva pubblicato nella Miscellanea di storia ecclesiastica e studi ausiliari, fondata nel 1901 dallo stesso Benigni ...
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BIANCHI, Giovanni di Nicolò (Giovanni di Nicolò da Venezia, detto il Bianco)
Franco Cardini
Nacque nel 1439 non a Firenze - come fu detto fin dal sec. XVII, a partire dal Bocchi - bensì a Venezia, come [...] di Gaetano da Thiene, allievo anch'egli di Paolo Veneto e come e più di questi mirante a conciliare averroismo e cristianesimo. Quindi, il B. dovrebbe essere stato condiscepolo del di lui più famoso Nicoletto Vernia.
I primi documenti nei quali ...
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integralismo
Nella sua accezione più generale, l’i. designa qualsiasi atteggiamento orientato alla applicazione rigida e coerente, in ogni ambito di vita, dei principi derivati da una qualche dottrina [...] dopo) – puntano a una strategia conciliatoria fra le classi sociali, all’insegna di una concezione globale e unitaria del cristianesimo, inteso come un sistema di vita, e del pensiero in grado di affrontare tutti i problemi della società moderna ...
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ABBONA, Paolo
Roberto Almagià
Nacque nel 1807 a Monchiero (Cuneo) da Giuseppe. Sacerdote nel 1829, entrò nel 1831 nella congregazione degli oblati di Maria a Pinerolo. Nel 1839 partì per la missione [...] Lyon, VI (18741, p. 631-634, e in Die Katholischen Missionen, Freiburg, III [1875], pp. 21-23); L. Gallo, Storia del cristianesimo nell'impero birmano, III, Milano 1862, pp. 83, 91, 96, 140, 150, 155,165, 173; H. Hosten-E. Luce, Bibliotheca Catholica ...
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Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] e potevano recare motivi ornamentali a festoni, bucrani, patere o rilievi con scene connesse al tema del sacrificio.
Cristianesimo
Arredo fisso della chiesa cristiana sin da 4° sec., l’a. presenta tipologie specifiche, dapprima piuttosto semplici: l ...
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Scrittore (n. Bracara, od. Braga, in Portogallo, sec. 4º - m. sec. 5º). Discepolo in Palestina di s. Girolamo, partecipò (415) al Concilio di Gerusalemme, difendendosi dall'accusa di pelagianesimo. La [...] del De civitate, per cui i mali sono stati sempre presenti nella storia e non possono perciò imputarsi al cristianesimo, O., con un'accorta compilazione da molti storici antichi e da scrittori cristiani (Sallustio, Svetonio, Giustino, un'epitome di ...
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VITTORE I papa
Mario Niccoli
Succedette ad Eleutero nella direzione della comunità cristiana di Roma verso il 189. "Natione Afer", secondo la notizia del Liber Pontificalis, primo vescovo latino di [...] contro la dottrina adozionista (v. adozionismo) del bizantino Teodoto, patrocinatore di un puro razionalismo colorito di cristianesimo, mostra - accanto alla controversia pasquale - come V. fosse soprattutto preoccupato di eliminare dalla vita della ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...