(pol. Gdańsk; ted. Danzig) Città della Polonia settentrionale (455.717 ab. nel 2008), capoluogo del voivodato di Pomerania (18.293 km2 con 2.215.100 ab. nel 2008) creato nella riforma del 1999 dalla fusione [...] , conciario e di lavorazione del legno.
Ricordata la prima volta nel 997, allorché Adalberto vescovo di Praga vi diffuse il cristianesimo, nel 1148 è designata quale capoluogo del ducato di Pomerania; per tutto il 13° sec. se la contesero quei duchi ...
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Re dell'Anglia orientale (m. 627 circa). Durante il suo regno, iniziatosi probabilmente intorno al 600, R. si convertì al cristianesimo e l'equiparò nei diritti alle altre religioni. Estese anche il dominio [...] dello stato a S dell'Humber; diede asilo a Edwin di Northumbria, ne abbracciò la causa e sconfisse l'usurpatore Etelfredo in una grande battaglia a Retford (aprile 617) ...
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Figlia del duca di Boemia Boleslao I (m. nel 978); sposa (965) a Mieszko I re di Polonia, diffuse il cristianesimo nel regno, e convertì il marito. Il matrimonio determinò anche l'alleanza politica dei [...] Polacchi e dei Cechi per far fronte ai vicini Tedeschi: con la morte di D. però ebbe fine il breve periodo di pace ...
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Figlio (m. 988 circa) e successore (936) di Gorm il Vecchio. Fra il 952 e il 965 si convertì al cristianesimo con gran parte del suo popolo. Prima del 975 riuscì ad annettersi la Danimarca orientale e, [...] dopo la morte di Aroldo II Gråfäll, la Norvegia. Scoppiata tra il 983 e il 988 una rivolta, che portò sul trono suo figlio Sven Tveskägg, fuggì tra gli Slavi, dove morì poco dopo il 988 ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] , Roma 2015, pp. 9, 12, 44, 65-66, 68-69, 82-85, 117, 210-216 e passim.
La prolusione al corso di storia del cristianesimo tenuta all’Università di Roma il 27 gennaio 1949 è pubblicata, con il titolo Storia della civiltà cristiana, in A. Pincherle ...
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Khama III
(o Kgama) Capo del gruppo ngwato degli del Bechuanaland, od. Botswana (Mushu ca. 1835-Serowe 1923). Convertitosi al cristianesimo nel 1860, dopo vari contrasti fu eletto capo supremo degli [...] ngwato (1875). Nel 1885 acconsentì al protettorato britannico, usandolo per espandere i propri confini a N a spese del regno ndebele di Lobenguela, ed erodendo a E terre agli afrikaner del Transvaal, assicurandosi ...
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Popolazione slava stabilitasi nel 6° sec. nel Meclemburgo; insieme agli Obotriti furono assoggettati da re Enrico I di Germania; convertiti al cristianesimo, nel 983 ritornarono pagani e si ribellarono; [...] furono sottomessi da Enrico XII duca di Baviera e di Sassonia intorno al 1160 ...
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Storico (Roma 1881 - ivi 1946), uno dei capi del modernismo italiano che, specialmente dopo la prima guerra mondiale, apparve quasi impersonato in lui. Sacerdote (1903), fu insegnante nel Seminario romano, [...] Colpito, dopo varie censure, dalla scomunica nel 1926, fu allora esonerato dall'insegnamento come professore di storia del cristianesimo, cattedra che teneva dal 1915, nell'università di Roma; destituito poi per non aver prestato giuramento fascista ...
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Re (m. 852) dello Jütland; dai Carolingi ottenne in feudo parte del paese dei Frisoni. Battezzato nell'826, iniziò la conversione al cristianesimo dei Danesi; ma, costretto a fuggire, morì esule in Frisia. ...
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Figlio (m. 915 circa) di Bořivoj I; presso l'imperatore Arnolfo (895) cercò protezione dai soprusi dei Moravi. Promosse la diffusione del cristianesimo in Boemia e fondò chiese. Gli successe Vratislao [...] I ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...