Monofisita (m. Costantinopoli sec. 6º), vescovo di Bēth Arshām, presso Seleucia del Tigri (500 circa), avversario del nestorianesimo; ci restano alcune sue lettere, in siriaco, interessanti per la storia [...] del cristianesimo in Persia. Fu detto il disputante persiano. ...
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Olaf I Tryggvesson
Re di Norvegia (n. 969-m. 1000). Figlio di re Tryggve, fu costretto a lasciare la Norvegia alla morte del padre; stabilitosi in Inghilterra, abbracciò il cristianesimo. Ritornato in [...] patria (995), fu re e tentò di promuovere la conversione del suo popolo alla fede cristiana. Morì nella battaglia navale di Svolder, contro la Danimarca ...
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Teologo, filosofo e storico tedesco (Aunstetten, Augusta, 1865 - Berlino 1923). Centrale nella riflessione di T. è il rapporto tra religione e storia: egli portò la speculazione teologica sul piano storicistico, [...] (1912), la sua principale opera storica, è un tentativo di individuare nel socialismo la caratteristica etica del cristianesimo, di fronte ai nuovi ideali della civiltà contemporanea. Come teorico della storiografia, T. polemizzò contro le troppo ...
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Scrittore del quale non si hanno notizie, conosciuto come autore di una Vita di Porfirio, vescovo di Gaza: l'opera è un interessante documento per la storia della lotta tra cristianesimo e paganesimo in [...] Gaza agli inizî del sec. 5º, ma nella redazione pervenutaci è certo stata manipolata e corretta (sopprimendo per es. i rapporti tra Porfirio e gli origenisti) da un più tardo scrittore ...
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Filosofo, polemista, letterato, oratore (Poitiers 1826 - Parigi 1887). Seguace di V. Cousin, in polemica con le correnti filosofiche del suo tempo, propugnò un ritorno allo spiritualismo e ai valori del [...] cristianesimo. Fra le sue opere: L'idée de Dieu et ses nouveaux critiques (1864), Le matérialisme et la science (1868), Le pessimisme au XIXe siècle. Leopardi, Schopenhauer, Hartmann (1878), ecc. ...
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Principe (n. 846 - m. 870) della Grande Moravia della dinastia dei Mojmiridi; ottenne dall'imperatore bizantino Michele III l'invio in Moravia degli apostoli Cirillo e Metodio, che introdussero il cristianesimo [...] presso le stirpi slave. Sotto di lui il paese ottenne anche l'autonomia ecclesiastica con la nomina di Metodio ad arcivescovo di Moravia e Pannonia ...
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Filologo classico inglese (n. Portsmouth 1902 - m. 1963); prof. di storia delle religioni nella Harvard university (dal 1930), studioso del mondo religioso dell'epoca ellenistico-romana, in relazione anche [...] al cristianesimo. Fra le opere: Early gentile christianity and its hellenistic background (1908); Conversion (1933; trad. it. 1985); St. Paul (1938); Hermès Trismégiste (2 voll., 1946-54). Postumi Essays on religion and the ancient world (2 voll., a ...
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Re della dinastia indo-partica, che regnò nell'India settentrionale nel sec. 1º d. C. Secondo un'antica tradizione, sarebbe giunto allora in India san Tommaso apostolo, e avrebbe convertito al cristianesimo, [...] tra gli altri, il re stesso ...
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Filosofo e teologo ebreo (secc. 9º-10º); visse in Mesopotamia e Persia e scrisse in arabo un trattato di filosofia religiosa dal titolo Venti capitoli, e due opere polemiche contro il Cristianesimo, di [...] cui rimane solo un frammento ...
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Monaco a Lindisfarne (m. nel 672), fu (664) abate di Lastingham e quindi (665-669) vescovo di Lindisfarne. In Mercia dal 670, vi fondò nuclei monastici e contribuì alla diffusione del cristianesimo. Festa, [...] 2 marzo ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...