Teologo evangelico (Rossbach, Naumburg, 1777 - Weimar 1848), dal 1804 parroco in Ostrau (presso Zeiss), poi (1820) predicatore di corte e sovrintendente generale a Weimar; fu uno dei principali patrocinatori [...] , le forme da lui giudicate equivoche fra razionalismo e soprannaturalismo, la nuova sopravveniente ortodossia e la concezione idealistica del cristianesimo; tentò di convalidare i principî stabiliti come costitutivi per la Chiesa protestante. ...
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Storiografo islandese (1067/8-1148), detto il Saggio (ìnn fróiđi), discendente da una delle più insigni famiglie d'Islanda. Per il suo Íslendingabók ("Libro degli islandesi", a noi giunto in una seconda [...] e la protostoria dell'Islanda (fatti della colonizzazione e della divisione amministrativa e giudiziaria del paese, creazione del parlamento generale o Althingi, introduzione del cristianesimo), è considerato il padre della storiografia islandese. ...
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Imperatore romano dal 249 al 251 d. C. Nacque presso Sirmio, in Pannonia, verso il 200; inviato dall'imperatore Filippo l'Arabo nella Mesia e nella Pannonia, vinse i Goti; eletto imperatore dall'esercito [...] azione nel riordinamento dell'esercito e nella costruzione di potenti opere militari, e specialmente di strade. Nel cristianesimo vide il maggior ostacolo all'effettuazione del suo programma di restaurazione e promosse una persecuzione sistematica ...
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BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] Savoia. Dalla madre, Sara Pastoris, nata da un'inglese convertita al cattolicesimo, il B. fu educato a un cristianesimo aperto e tollerante. Iscrittosi nel 1820 alla facoltà di giurisprudenza della università torinese, maturò negli anni di studio le ...
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Viñas, David
Daniele Dottorini
Scrittore e sceneggiatore argentino, nato a Buenos Aires il 28 luglio 1929. Tra i più radicali intellettuali militanti del suo Paese, ha espresso l'esigenza di un rapporto [...] dare vita a una forma di comunicazione ideologica e politica rivolta alle masse.
Di famiglia ebrea, si convertì al cristianesimo nel 1936 per volere del padre che temeva la recrudescenza dei movimenti antisemiti in Argentina. Dopo gli studi superiori ...
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Teologo e storico (Valdecie, Piccardia, 1603 circa - Parigi 1678); scrittore fecondissimo, di vasta erudizione, pubblicò opere di critica, di storia e di scienze ecclesiastiche. Famose le conferenze che [...] di vista critico e storico, soprattutto per aver mostrato la falsità delle antiche tradizioni sulle origini del cristianesimo in Francia. Nella sua produzione teologica prese posizione contro l'infallibilità pontificia a favore del concilio, negò ...
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Esegeta biblico (Oldesloe, Holstein, 1796 - Erlangen 1839); prof. di esegesi neotestamentaria a Königsberg (1821-33), poi a Erlangen (dal 1834), si accostò dapprima al gruppo di J. W. Ebel, delle cui dottrine [...] (1826), tornò alla teologia di Schleiermacher, di cui era stato discepolo a Berlino, per svolgerla sulla linea di un cristianesimo "biblico" di tipo positivo, di cui il Kommentar über sämtliche Schriften des Neuen Testaments (4 voll., 1830-40), con ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] la professione di repubblicanesimo (nel 1834 la rivista mazziniana Giovine Italia pubblicò la sua lettera Della repubblica e del cristianesimo). Arrestato ed esiliato, visse a Parigi e a Bruxelles dal 1834 al 1845, insegnando e scrivendo gran parte ...
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Ecclesiastico (Zuzela, Łomża, 1901 - Varsavia 1981); prete dal 1924, vescovo di Lublino (1946-48), fu dal 1948 arcivescovo di Gniezno e Varsavia e primate di Polonia. Nel 1953 fu creato cardinale e nello [...] tra la Chiesa e il governo di W. Gomulka e fin dal 1957 preparò le solenni celebrazioni per il millennio del cristianesimo in Polonia tenute nel 1966. Guida della Chiesa polacca per oltre un trentennio, fu alla testa dell'opposizione al comunismo ...
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Re (m. 643) dei Sassoni occidentali. Assurto al trono nel 611, respinse un'invasione dei Britanni con la vittoria di Beandûn (614). Attaccato da Eadwine re di Northumbria (626) dovette, insieme al figlio [...] . Sconfisse successivamente i Sassoni orientali. Intorno al 628, in seguito allo scontro di Cirencester, fu costretto a cedere a Penda re di Mercia il territorio di Hwicce (Gloucestershire e Worcestershire). Si convertì al cristianesimo nel 635. ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...