GHISLIERI, Michele
Filippo Crucitti
Abramo di Mosè di Elia, ebreo, nacque a Roma nel 1563. Quando, il 4 giugno 1566, nel corso di una solenne cerimonia in S. Pietro, fu battezzato da papa Pio V Ghislieri, [...] parte di una ricca ma ignota famiglia ebrea; il nonno Elia, sollecitato dal cardinale Michele Ghislieri a convertirsi al cristianesimo, si era detto disposto a farlo solo se questi fosse divenuto papa. Interpretando come un segno divino l'ascesa ...
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Figlio (m. 961 circa) di Harald Hårfager, fu affidato dal padre a re Etelstano d'Inghilterra, che lo fece battezzare. Alla morte del padre (933) ritornò in Norvegia, e sconfisse il fratellastro Erik Blodyks, [...] che gli contendeva il trono e che morì di lì a poco. In seguito dovette combattere contro i figli del pretendente morto, e cadde in battaglia presso Fitje, nell'isola di Stord. Si sforzò inutilmente di convertire al cristianesimo il suo popolo. ...
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Missionario e sinologo (Macerata 1552 - Pechino 1610). Gesuita, fu inviato nelle Indie Orientali (1577) e poi in Cina (dal 1582), dove iniziò la sua opera di divulgazione della cultura occidentale e di [...] apostolato e di evangelizzazione basata sul criterio del rispetto per i valori culturali locali e della penetrazione del cristianesimo nella classe colta. Importante documento della storia della sua missione sono i Commentari della Cina e le Lettere ...
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Figlio (m. 741) di Giovanni, siro di nazione, successe a Gregorio II il 18 marzo 731. Esplicò una notevole attività edilizia, restaurando in Roma edifici rovinati dagli anni e costruendone di nuovi; riparò [...] missioni in Germania, inviandogli il pallio nel 732 e costituendolo così arcivescovo delle regioni che aveva convertito al cristianesimo; lo accolse poi a Roma onorevolmente nel 737-38. Combatté gli iconoclasti (731) e cercò d'indebolire Liutprando ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] realizza il télos del mondo antico e, nell’atto stesso, lo dissolve. Apre così le porte a una nuova religione, il cristianesimo, che è fondamentalmente antipolitica ponendo «il sommo bene nella umiltà, abiezione e nel dispregio delle cose umane». Dal ...
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(lat. L. Domitius Aurelianus). - Imperatore romano (214 o 215 - 275 d.C.). Proclamato imperatore, A. si dedicò con ammirevole energia e capacità a restituire ordine e sicurezza alla compagine imperiale, [...] vescovo di Antiochia, Paolo di Samosata, dichiarò legittimo il vescovo riconosciuto dai vescovi d'Italia e di Roma. Al cristianesimo non fu però favorevole. Fu ucciso da alcuni suoi ufficiali fra Perinto e Bisanzio, mentre si accingeva a una campagna ...
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Pseudonimo della poetessa e scrittrice italiana Vittoria Guerrini (Bologna 1923 - Roma 1977). Compì studi privati, minata da una malattia al cuore che condizionò la sua intera esistenza. Cresciuta nel [...] di S. Weil, e negli ultimi anni si dedicò allo studio dei mistici e della grande tradizione liturgica del cristianesimo, cattolico romano e orientale. Nota soprattutto per l'attività di traduttrice (J. Donne, E. Dickinson, s. Giovanni della Croce ...
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Scrittore svedese (Jönköping 1828 - Djursholm 1895). Giornalista militante, fautore delle idee liberali, deputato al parlamento (1870-72), accademico di Svezia (dal 1877), fu tra i più significativi esponenti [...] Singoalla (1858) ai romanzi Den siste atenaren ("L'ultimo ateniese", 1859), imperniato sul contrasto tra ellenismo e cristianesimo durante il regno di Giuliano l'Apostata, e Vapensmeden ("L'armaiolo, 1891), ambientato all'epoca della Riforma ...
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Intellettuale tedesca (Berlino 1764 - ivi 1847), figlia d'un medico ebreo. La sua casa fu uno dei centri culturali più vivi di Berlino, dominato dalla sua personalità di donna bella, colta e intelligente. [...] il più influente) e il giovane L. Börne. Alla morte della madre, animata da forte fede religiosa (1817), si convertì al cristianesimo. Nel 1861 furono pubblicati i Briefe des jungen Börne an H. H., testimonianza di un'impetuosa passione giovanile. ...
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Ramabai Saraswati, Pandita
Pedagoga e riformatrice sociale indiana (Gangamul, Karnataka, 1858-Kedgaon, Maharashtra 1922). Fu inizialmente istruita dal padre, un brahmano modernista, nell’antica letteratura [...] della conoscenza). Nel 1883 si trasferì nell’Oxfordshire presso la comunità di St. Mary the Virgin, ove si convertì al cristianesimo. Nel 1886-87 viaggiò negli Stati Uniti e in Canada; a Filadelfia si formò una Ramabai association di sostenitori e ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...