Filosofo italiano (Napoli 1894 - Torino 1986), prof. di filosofia e storia della filosofia al Magistero di Torino (dal 1926), di filosofia morale all'univ. di Pisa (dal 1932) e all'univ. di Torino (dal [...] un "idealismo etico". Tra le sue opere: Verità e realtà, apologia dell'idealismo (1925); Giudizio e azione (1928); Idealismo e cristianesimo (2 voll., 1936); Sic vos non vobis (2 voll., 1939-40); La filosofia e l'esperienza (1942); La filosofia ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] schiettamente umanistico, alla patristica greca e al testo originale del Nuovo Testamento per intendere l'"autentico cristianesimo". Passato a Wittenberg (1518), con la sua prolusione sulla riforma degli studî (De corrigendis adolescentiae studiis ...
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Teologo evangelico (Amburgo 1808 - ivi 1881). Assunta nel 1833 la direzione del "Rauhe-Haus" di Amburgo, casa di rieducazione per adolescenti, ne fece un famoso istituto di educazione, noto anche all'estero. [...] Numerosi viaggi, negli anni successivi, permisero a W. di propagandare in tutta la Germania le sue teorie di un cristianesimo sensibilizzato in senso sociale e insieme di contribuire all'incremento della missione interna, di cui W. si può considerare ...
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Nome di vari santi, fra i quali: 1. B. terzo abate di Bobbio (m. 640 circa), parente di s. Arnolfo vescovo di Metz per la cui opera si convertì; fu monaco a Luxeuil, passò poi a Bobbio, con Attala, cui [...] monastero (presso Thérouanne), alla morte del conte Vamberto e della moglie Omburga presso i quali, dopo la sua conversione al cristianesimo, si era rifugiato, secondo una Vita tardiva (sec. 10º). È celebrato per la grande carità e nel giorno della ...
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Intellettuale (Radhanagar, Bengala, 1774 - Bristol 1833), tra i primi esponenti del modernismo riformatore indiano. La sua attività, rivolta soprattutto alla sfera religiosa, tentò di dimostrare come i [...] Samāj ("Società di Dio"), che ebbe grande e rapida diffusione. La società propugnava un monismo sincretistico, in cui potessero convivere induismo, islamismo e cristianesimo, con un culto a carattere congregazionale e una liturgia in vernacolo. ...
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Itagaki, Taisuke
Politico giapponese (n. Tosa 1837-m. 1919). Nato in una famiglia samuraica, ebbe parte attiva nella lotta contro lo shogunato e nella restaurazione dell’autorità imperiale Meiji. Fautore [...] con quello progressista di Okuma Shigenobu, e aderì poi al Seiyukai capeggiato da Ito Hirobumi. Fu ministro dei Lavori pubblici (1878) e poi dell’Interno (1880). Negli ultimi anni si ritirò dalla vita pubblica (1900) e si convertì al cristianesimo. ...
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Filosofo (Pavia 1911 - Gerba 1972). Prof. di storia della filosofia nell'univ. di Firenze (dal 1954); la sua riflessione, incentrata particolarmente su problemi logico-metodologici, ha mirato a un'elaborazione [...] ., 1976). Tra gli studî sul problema morale: Fenomenologia del valore (1942); Alle origini dell'etica contemporanea (1957); tra gli studî storici: Newton (1950); Il cristianesimo universale di Leibniz (1953); Storia del pensiero scientifico (1957). ...
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Filosofo deista (Bere Ferrers, Devonshire, 1656 - Oxford 1733). Convertitosi al cattolicesimo (1685), tornò all'anglicanesimo (1687). Studioso di diritto naturale, si dedicò a una brillante attività pubblicistica, [...] the religion of nature (1730), che fu chiamata anche la "Bibbia del deismo". In essa, muovendo dal concetto di religione naturale, si interpretano come parziali espressioni di quest'ultima tutte le religioni storiche, e quindi anche il cristianesimo. ...
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Mwanga II
Kabaka («re») del Buganda (n. 1866 ca.-m. 1903). Successe al padre Mutesa I nel 1884. Per preservare le tradizioni ganda dalle crescenti influenze esterne, perseguitò duramente cattolici, anglicani [...] protettorato britannico, ma nel 1897 lanciò una rivolta. Deposto e ripetutamente sconfitto, fu catturato e deportato alle Seychelles (1899), insieme col rivale mukama («re») Kabarega del Bunyoro. Morì in esilio, dopo la conversione al cristianesimo. ...
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Retore greco di Antiochia (314-393 circa), maestro di Giovanni Crisostomo e amico di Giuliano l'Apostata. Insegnò a Costantinopoli, a Nicea, a Nicomedia, ad Atene e infine ad Antiochia. Svolse l'attività [...] che si riferiscono a Giuliano l'Apostata e che servono a lumeggiare l'atteggiamento dell'ellenismo di fronte al cristianesimo. Le declamazioni (voll. 5-7) sono una cinquantina, di argomento mitologico, storico, erudito su temi fittizî. Il vol. 8 ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...