Stato dell’Africa occidentale, bagnato a S dal Golfo di Guinea e confinante con il Niger a N, il Ciad a NE, il Camerun a E, il Benin a O.
Il territorio, che si estende in larga parte nel bacino idrografico [...] prevale tra le popolazioni arabizzate del Nord e trova diffusione anche tra gli Yoruba del Sud-ovest. Il cristianesimo (40%) è la religione più diffusa nelle regioni meridionali, che hanno risentito più intensamente della colonizzazione. La crescente ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] agli inizi del 5° sec.: Syria I, Syria II (o Salutaris), Phoenicia, Phoenicia Libanensis, Augusta Euphratensis.
In S. il cristianesimo si diffuse fin dall’inizio e nella capitale Antiochia i suoi seguaci furono per la prima volta detti cristiani. Nel ...
Leggi Tutto
Secondo l’accezione più ampia, e prevalente nell’uso, il complesso dell’Australia, della Nuova Guinea e del disperso mondo insulare dell’Oceano Pacifico, per la massima parte concentrato nel quadrante [...] società indigene hanno reagito alla presenza del mercato e del cristianesimo, rielaborando e riaffermando il proprio passato indigeno. Ovvero anche l’adozione del cristianesimo da parte delle aristocrazie e delle stesse popolazioni polinesiane, che ...
Leggi Tutto
Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] in età augustea e giulio-claudia, come mostra la tarda diffusione di ville e terme, tipici dell’edilizia romana. Il cristianesimo, come già la romanità, vi penetrò gradualmente.
Nel 455 l’isola fu occupata dai Vandali, che la tennero per circa ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] P. Høeg, che ha pubblicato romanzi di grandissimo successo commerciale, creando stili e atmosfere sempre nuovi.
La conversione al cristianesimo (950-1050) portò alla costruzione in Danimarca di numerose chiese lignee e, dall’11° sec., in pietra: in ...
Leggi Tutto
Termine che, nel linguaggio politico, designa l'atteggiamento di contestazione e dissidenza assunto, a titolo personale e/o di gruppo, all'interno di organizzazioni partitiche, religiose o statuali, caratterizzate [...] tedesca il d. si caratterizzò, nelle sue origini sia marxiste che pacifiste, per i forti connotati derivanti dal cristianesimo protestante.
Difficile è stabilire con esattezza la data precisa in cui ebbe inizio il fenomeno. In genere, come ...
Leggi Tutto
Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] componente religiosa che, tenendo conto della data dell’editto di Milano, il 313, che corrisponde all’ingresso ‘ufficiale’ del cristianesimo nel mondo della politica, ma anche dell’arte e della cultura, spezza in qualche modo il regno di Costantino ...
Leggi Tutto
La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] democrazia cristiana e l’alleanza occidentale (1943-1953), Bologna 1996 ; J.A. Komonchak, The silencing of John Courtney Murray, in Cristianesimo nella storia. Saggi in onore di Giuseppe Alberigo, a cura di A. Melloni, D. Menozzi, G. Ruggieri et al ...
Leggi Tutto
Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] dell'umanità dal peccato o ancora nel comando di convertire gli altri popoli alla vera fede. È stato soprattutto il cristianesimo a dar vita a una teologia della storia incentrata sull'azione redentrice di Dio fattosi uomo, e sulla subordinazione ...
Leggi Tutto
Umanesimo
Periodo storico le cui origini, secondo una prospettiva più ampia e prevalente, sono rintracciate dopo la metà del sec. 14° e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco [...] dell’uomo sulla base delle posizioni metafisiche ed etico-politiche della Grecia classica, trova il suo coronamento proprio nel cristianesimo, pervade la patristica e trionfa nel sec. 13° con la ripresa di Aristotele e le nuove traduzioni dal greco ...
Leggi Tutto
cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...