schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] , manomesso era detto liberto (➔).
Medioevo
A determinare la decadenza della s. contribuirono le idee morali dello stoicismo e del cristianesimo, diffondendo il concetto che anche lo schiavo è un uomo. Nel campo politico e pratico, stoicismo e ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] sottotitolo «rivista di filosofia e metastoria» nel gennaio del 1951 organizzò a Roma un convegno dal titolo Per il cristianesimo di domani in cui venne affrontato il tema dell’azione politica dei cattolici. In quell’occasione gli intellettuali che ...
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Partiti e movimenti di sinistra
Carlo Felice Casula
Cristiani a sinistra oggi al cambio di secolo? Sinistra cristiana, cristiano-sociali e Rete
«Perciò rivolgiamo questo appello alle donne e agli uomini [...] del Convegno nazionale (Bologna 1973), a cura della Segreteria Nazionale, Milano-Roma 1974.
36 G. Girardi, Marxismo e cristianesimo, Assisi 1969.
37 Sugli indipendenti si veda A. Landolfi, Compagni di viaggio: storia degli indipendenti di sinistra da ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la letteratura cristiana si arricchiva tra il 3° e il 5° sec. di scrittori che cooperavano all’innesto del cristianesimo nel tronco della cultura ellenistico-romana. Fra tutti spiccano Ambrogio e Girolamo: il primo così imbevuto di cultura classica ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] che si mostra come l’epoca di maggiore diffusione dell’a. in tutto il corso della civiltà greca e romana. Il cristianesimo si affermò così in una società con un’ampia diffusione di prodotti scritti, ma la tarda antichità, in particolare il periodo ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] e rimase come esponente principale del culto l'inno, composto sempre di versi alterni, ma cantati a piede fermo.
Quindi, nel cristianesimo, la danza non è entrata a far parte del culto ufficiale; sebbene spesso qua e là sia stata adoperata dal popolo ...
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La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] e proposte dalla Chiesa di Roma: e questo fu reso possibile dall’esperienza maturata dagli ordini religiosi della predicazione del cristianesimo fuori d’Europa. Fu la Compagnia di Gesù a proporre per prima e a sviluppare l’associazione tra le Indie ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico
Paolo Matthiae
Nicolò Marchetti
Maria Giovanna Biga
L'antico oriente come problema storico-archeologico
di Paolo Matthiae
Le testimonianze della cultura materiale [...] dell'Antico Testamento, per esser divenuto, con varianti non rilevanti, l'insieme dei libri sacri dell'ebraismo e del cristianesimo, si è conservato integro ed è rimasto familiare, attraverso le versioni greche e latine degli originali ebraici e in ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] cit., p. 228.
57 L. Basso, Muore la chiesa dei potenti, nasce la chiesa dei poveri, in Id., Scritti sul cristianesimo, Casale Monferrato 1983, pp. 268-277.
58 Cfr. G. Peyrot, Scuola pubblica e istituzioni ecclesiastiche nell’Intesa tra la Repubblica ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] termine alla guerra tra i vari gruppi indigeni e gli Europei introdussero i loro beni e i loro strumenti, il cristianesimo, il governo centralizzato, e quelle potenti istituzioni di mercato che sono la valuta, la produzione agricola per il mercato e ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...