Fondatore della dinastia che regnò dal 610 al 717. Nacque nel 575 da Eraclio, nobile d'origine armena, esarca d'Africa. Nel 608, imperversando la tirannide di Foca, il vecchio esarca si ribellò, e, mentre [...] il 604; liberazione dei prigionieri; libertà di culto ai cristiani dell'Impero persiano; restituzione del santo legno della croce Sergio di Costantinopoli per accordare i monofisiti con gli ortodossi. Ma la sua opera fu bruscamente interrotta dall' ...
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Con questa parola si esprime un concetto di organizzazione ecclesiastica oggi del tutto proprio alle chiese ortodosse orientali non cattoliche. Secondo la dottrina cattolica, e anche quella ortodossa, [...] giurisdizione e continua ad esercitarlo sopra tutta la Chiesa; tutti gli ortodossi invece negano a S. Pietro un primato sopra gli altri apostoli stato, indipendente da Bisanzio, abbracciava la fede cristiana, gli spettava di diritto un capo religioso ...
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Con questo nome (disciplina arcani) si suol designare l'istituto per cui i primitivi cristiani avrebbero fatto ogni sforzo per non svelare agli estranei i riti e le credenze della loro religione. Durante [...] legge del silenzio"; come dalle accuse d'immoralità lanciate contro i cristiani non si può dedurre altro se non che grande era l' Isacco, i "tipi" del Cristo. Anzi, gli scrittori ortodossi rimproverano, e talora acremente, il silenzio e il mistero ai ...
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Famiglia di Maroniti di origine libanese, della quale alcuni membri vennero a Roma, salirono ad alte cariche nella gerarchia romana e diedero la loro attività scientifica alla compilazione specialmente [...] .... I.A. Il vol. I tratta degli scrittori siriaci ortodossi, il II di quelli monofisiti, il terzo consta di due parti di Firenze. Inoltre dedicò un libro alla storia dei martiri cristiani della Persia e dell'Occidente.
In collaborazione col cugino ...
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GRAZIANO imperatore (Flavius Gratianus)
Alberto Olivetti
Imperatore romano dal 367 al 383, figlio di Valentiniano I che regnò dal 364 al 375 e della prima moglie di questo, la quale si chiamava più probabilmente [...] titolo di Pontifex Maximus, che i suoi predecessori anche cristiani avevano conservato (382). Ordinò che fosse tolta dall' eretiche e richiamò alle loro sedi i vescovi orientali ortodossi, che l'arianeggiante Valente aveva esiliati. Gli mancarono ...
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Città della Siria settentrionale, capoluogo di livā., a 36°10′ di long. E. da Greenwich e 36° 35′ di lat. N.; a SE. del golfo che da essa prende il nome.
Circondata di paludi malariche, la città è assai [...] di Turchi, così distribuita per confessioni: ‛alawiti 2276, musulmani sunniti 1281, ebrei 96, cristiani uniti 938, protestanti 108, armeni gregoriani e greci ortodossi 8358. Più di 1350 famiglie armene, profughe dalla Cilicia, vivono accampate nei ...
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Aquila e sua moglie Priscilla sono due coniugi giudei, che entrano nella storia in occasione del loro incontro a Corinto con S. Paolo. Questi vi giungeva allora, da Atene; essi provenivano da Roma, in [...] loro. Poiché, secondo questa, Timoteo si trova in Efeso, gli ortodossi e tutti coloro che non dubitano dell'autenticità di questa lettera, o fra i Pudenti, i Cornelii e gli Acilii cristiani. A quest'ultima gens appartenne certamente l'area in ...
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GIROLAMO da Praga
Karel Stloukal
Nato prima del 1380, morto nel 1416, è, dopo Hus, il più noto personaggio dei primordî della rivoluzione religiosa in Boemia. Nacque a Praga, dove studiò all'università, [...] sulle indulgenze fu bruciata. Nel 1413 viaggiando in Polonia e Lituania, entrò in rapporti con i preti ortodossi, proclamandoli buoni cristiani. Quando Hus cui G. aveva consigliato di difendere pubblicamente al Concilio di Costanza la sua dottrina ...
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Vescovo ariano di Milano, predecessore di S. Ambrogio. Nato in Cappadocia, aveva esercitato il ministero presbiterale in Alessandria al tempo del vescovo usurpatore Gregorio (339-345). Fu presto uno dei [...] stesso anno, e mentre papa Liberio. S. Ilario di Poitiers e altri vescovi ortodossi dell'Occidente venivano inviati in esilio. Gli antichi scrittori cristiani sono unanimi nell'affermare il carattere d'intrusione nella chiesa milanese, di questo ...
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Vocabolo arabo, che significa "annuncio, notificazione, avvertimento", e, nell'uso tecnico dei popoli musulmani, designa l'appello che il muezzin (v.), ad altissima voce e con melopea variabile a suo piacimento, [...] che ha luogo cinque volte al giorno. Presso i Musulmani ortodossi (cioè sunniti) la formola è: allāhu akbar "Allāh è con il proposito di differenziare il modo di chiamata alla moschea dai modi d'appello ai servizî divini usati da cristiani e da ebrei. ...
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ortodosso
ortodòsso agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente le dottrine religiose affermate come vere da una...
ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....