GUIDO, conte marchese di Camerino, duca marchese di Spoleto, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nacque nell'855 da Guido (I) di Spoleto e da Itta di Benevento.
Non fu coinvolto, [...] spostasse troppo gli equilibri politici, cosicché, nel marzo 890, invitò Arnolfo di Carinzia a liberare l'Italia "dai cattivi cristiani e dai pagani". Ma Arnolfo non volle partire, cosicché il papa non poté fare altro che incoronare G. e Ageltrude ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] fronte austro-polacco e attendisti che preferiscono, appunto, aspettare l'eventuale scoppio d'un'insurrezione antiturca tra i sudditi cristiani della Porta -, il C. propende per un appoggio sostanzioso, ma non palese, a Leopoldo I. Non mancano per il ...
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FORMOSO, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di Leone, nacque intorno all'816 probabilmente a Roma, dove venne educato. Nell'864 il pontefice Niccolò I lo nominò vescovo di Porto in luogo di Rodoaldo, [...] , si recarono in Baviera chiedendo l'intervento del re Arnolfo perché liberasse l'Italia e la S. Sede dai "cattivi cristiani". Dopo un'inutile spedizione guidata dal figlio Sventibaldo, Arnolfo stesso scese in Italia, ma, giunto a Piacenza, ritornò ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] elaborato da Paolo VI di una Chiesa maestra in umanità, che aveva per missione la formazione delle coscienze dei cristiani e l'educazione di tutti gli uomini di buona volontà e dell'opinione pubblica "al rispetto di quei principi fondamentali ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] poco lo stesso P. Verri prese la via di Vienna, dove era stato chiamato insieme con Firmian, S. Lottinger, L. Cristiani e altri alti funzionari per concertare i mutamenti da apportare al sistema di governo lombardo dopo lo scioglimento della Ferma e ...
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INNOCENZO II, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Gregorio, nato a Roma nell'ultimo quarto dell'XI secolo, apparteneva a una famiglia del rione Trastevere, in seguito individuata dal cognome "de Papa" [...] del 1131, dunque, tutta l'Europa si era ormai schierata apertamente. I. II era stato riconosciuto dall'Impero, dai Regni cristiani di Spagna, dalla Francia, dall'Inghilterra, da Pisa e da Genova. Anacleto II poteva contare sulla fedeltà della Scozia ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] di una bolla - l'Unigenitus - che, infetta di arianesimo, pelagianesimo e molinismo, si è tradotta in persecuzione dei cristiani autentici, dei vescovi migliori dando, nel contempo, la stura al più impudente lassismo, ai più sfacciati comportamenti ...
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FOSCARI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nell'estate del 1477 (così si ricava dal testamento) secondogenito di Giovanni del procuratore Marco, del ramo a S. Simeon Piccolo, e Paola Gritti di [...] guerra destinata a concludersi solo nell'autunno del 1540. Assai debole fu il soccorso prestato alla Repubblica da parte degli Stati cristiani, anche dopo la pace di Nizza; ma che Venezia sarebbe stata sola, il F. l'aveva capito da tempo: per questo ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] un accordo con i ribelli ungheresi, giacché l'alleanza di questi con i Turchi esponeva l'Impero e tutta la cristianità al pericolo di una massiccia offensiva ottomana. Perciò il B. si mostrava disposto ad accantonare per il momento ogni controversia ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] a far morire chiunque poteva dar ombra al suo insediamento in trono. A detta di Lamberti, J. "si fuggì in cristianità" non senza in questa reclamare che "l'imperio" ottomano "a lui legittimamente si apparteneva". E, una volta a Firenze, vagheggiata ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).