FORTUNATO
Antonio Sennis
Non si hanno notizie riguardo ai natali e alla vita di questo vescovo di Napoli prima della sua consacrazione avvenuta nel 593, quasi certamente in luglio. La sua nomina pose [...] in seno alla Comunità affidatagli.
Anche quando, nel febbraio del 599, F. tentò di opporsi al commercio di schiavi cristiani da parte di mercanti ebrei, la posizione assunta dal pontefice non gli fu favorevole. Egli aveva infatti chiesto l'intervento ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] e l’uomo, e quindi l’unico nome che la fede invoca).
Da questo messaggio nacque un nuovo modello di Chiesa cristiana, senza papa e, in larga misura, senza vescovi, quindi non più gerarchica ma assembleare, non più piramidale ma comunitaria, con una ...
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BRACCIFORTI, Ferdinando
Gino Cerrito
Nato a Fermo il 15 nov. 1827 dal conte Vincenzo e da Giulia Cioccolanti, compì i primi studi nel collegio dei barnabiti di Parma e divenne poi paggio alla corte [...] del decennio 1860, cfr. la protesta contro il libello anonimo sui Principi della Chiesa romana,della Chiesa protestante e della Chiesa cristiana, in L'Eco della Verità, 7 maggio 1864. Per la sua azione politica e religiosa dal 1869 al 1872, cfr. La ...
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CANCELLOTTI, Giovanni Battista
Sosio Pezzella
Nacque a San Severino Septempedano (od. San Severino Marche, prov. di Macerata) nell'anno 1598. Nel 1614 il C. entrò nel noviziato dei gesuiti e venne ammesso [...] origini dell'antica Roma.
Ma le citazioni tratte dai testi numerosissimi dai quali attinge - i Vangeli, le opere di scrittori cristiani e pagani di lingua greca e latina, trattati di storia a lui contemporanei - e dalle tradizioni leggendarie sono in ...
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AIRENTI, Giuseppe Vincenzo
Giuseppe Oreste
Nacque a Dolcedo (Porto Maurizio) il 20 giugno 1767, da famiglia agiata, e studiò a Bologna. Domenicano, insegnò filosofia a Genova nello studio di S. Domenico [...] d'ogni religione presso i Romani", l'A. cerca di dimostrare quanto i Romani fossero invece intòlleranti non solo verso i cristiani, ma anche verso gli adepti di altre fedi.
L'A. fu studioso erudito, ma di formazione ed educazione storiografica ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] sposi e la diversità di religione: quasi tutte le scuole giuridiche ammettono il matrimonio di un musulmano con donne ebree o cristiane, ma non il contrario.
Il diritto penale ha anch’esso una base coranica e un’altra consuetudinaria. I delitti si ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] semplicità. P. non vuole sostituire l'antica cultura pagana, ma abbracciarla nella nuova coscienza cristiana.
Vita
Di lui sappiamo praticamente solo quanto egli stesso ci dice nella prefazione alle sue poesie; si ignorano il luogo e la data ...
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SOCIOLOGIA RELIGIOSA
Marco M. Olivetti
. Lo studio sociologico della religione può svilupparsi a diversi livelli: a) come indagine sulla religione quale problema centrale per la comprensione della società [...] appartenenti.
Una nota dominante delle attuali ricerche di s. r., condotte su contesti religiosi tanto cristiani, quanto non cristiani (evoluti o primitivi), sembra essere l'attenzione all'impatto dell'industrializzazione e dell'urbanizzazione sulla ...
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VALDÉS, Juan de
Benedetto Nicolini
Fratello gemello o poco minore di Alfonso (v.) e anche lui teologo, fine letterato (oltre alle opere teologiche, gli si attribuisce anche un Diálogo de la lengua) [...] guisa Cristo espiò i peccati degli uomini e stipulò per tal modo un nuovo patto tra il Padre celeste e i cristiani, soltanto allora il credente sentirà nell'animo una pace ineffabile, si libererà dal mondo, mortificherà la carne, si separerà da ogni ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] della crociata e nel fuoco del suo teatro di conquista nasceva così il primo Ordine di combattenti per la fede cristiana, destinato a fungere da modello per i successivi ordini militari (v.) nazionali e internazionali. L'accettazione ufficiale dei T ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).