Onorio I
Papa (n. Roma 638). Nobile campano, fu consacrato nel 625 senza la conferma dell’imperatore Eraclio. Portò avanti la cristianizzazione dei longobardi e degli anglosassoni e si adoperò per incrementare [...] il patrimonio ecclesiastico. Si ricordano due sue lettere (633 e 634) a Sergio, patriarca di Costantinopoli, che per alcune ambiguità sulla questione del monotelismo furono condannate dal III Concilio ...
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Venceslao, santo
Duca di Boemia (n. 907 ca.- m. 929). Figlio del duca Vratislao I, assunse formalmente il potere nel 921. Promosse la cristianizzazione della Boemia e riconobbe la sovranità del re di [...] Germania Enrico I (929). Questo gli alienò una parte della nobiltà; V. fu ucciso in una congiura ordita dal fratello Boleslao. Fu poi venerato come martire della fede ...
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Re (m. 719) dei Frisoni; governò (dal 650) su un'ampia regione che si estendeva dalla parte settentr. della Fiandra alla foce del Weser. Sconfitto da Pipino, dovette cedere ai Franchi la Frisia merid.; [...] in seguito alla vittoria su R. fu iniziata la cristianizzazione del paese. Nel 714 scosse la signoria dei Franchi e vinse Carlo Martello. ...
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Niccolo I, santo
Niccolò I, santo
Papa (Roma 820 ca.-ivi 867). Successe a Benedetto III nell’858. Si scontrò con l’imperatore d’Oriente Michele III, che aveva deposto il patriarca di Costantinopoli [...] Ignazio sostituendolo con Fozio. Il conflitto, alimentato dalla rivalità per la missione di cristianizzazione dei bulgari (864-886), e che vide il papa sostenere con estrema fermezza le ragioni della primazia romana, sarebbe poi sfociato nello scisma ...
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Storico e agiografo (Ernolsheim, Alsazia, 1852 - Strasburgo 1902); protestante, professore (dal 1889) all'università di Strasburgo. Autore di importanti studî sulla storia dell'ascesi nell'ambiente giudaico, [...] in seinem Verhältnis zum Judentum, 1881), e sul culto dei santi nell'antica chiesa cristiana, culto che egli tende a considerare come una cristianizzazione di usanze pagane (Die Anfänge des Heiligenkults in der christlichen Kirche, post., 1904). ...
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Nzinga (o Joao I)
Nzinga
(o João I) Mwene («re») del Congo (m. 1506). In contatto con i portoghesi dal 1482, N. accettò di essere battezzato il 3 maggio 1491 con il nome di João I, in onore del re [...] Portogallo. Sollecitò l’arrivo di missionari e artigiani da Lisbona varando un processo di modernizzazione tecnologica e cristianizzazione del Congo. Sfruttò l’appoggio militare portoghese per assoggettare le province ribelli del regno. Al momento ...
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Figlio (n. 912 - m. Memleben 973) di Enrico I, re di Germania. La figura di O. costituisce indubbiamente un punto fermo nella storia europea durante l'Alto Medioevo. Con l'indebolimento del particolarismo [...] (942) e sulla Borgogna (947). Contemporaneamente continuava senza soste la conquista nelle regioni orientali: l'opera di cristianizzazione fu intensificata (nel 948 furono istituiti in quelle regioni, per gli Slavi del nord, i tre nuovi vescovati ...
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Valdemaro I detto il Grande
Valdemaro I
detto il Grande Re di Danimarca (Schleswig 1131-Ringsted, Sjaelland, 1182). Figlio del principe Knud Lavard (m. 1131) e nipote di Erik I, dopo l’abdicazione [...] III Lam (1146) e dopo una guerra con il cognato Knud (Canuto V) e il cugino Svend, rimase l’unico sovrano (1157). V. riuscì a unire il Paese, promosse la cristianizzazione di balti e slavi e fece costruire la cd. «muraglia di V.», nel Sud del Paese. ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] di Costantino è in relazione con le strategie da lui intraprese: già dal 330 la casa reale iberica viene cristianizzata a opera dell’imperatore, e di conseguenza legata ancor più fortemente all’Impero romano; Costantino inoltre muove un passo ...
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Primo arcivescovo d'Inghilterra (m. Canterbury tra il 604 e il 609). Fu da s. Gregorio Magno (di cui era forse stato compagno) messo a capo della missione inviata da Roma agli Anglosassoni nel 596. Sbarcato [...] re stesso (Pentecoste 597 secondo la tradizione, ma probabilmente più tardi) e 10.000 anglosassoni. Nonostante le difficoltà, che non sempre riuscì a superare, gettò le basi della cristianizzazione degli Anglosassoni. Festa (dal 1882) il 28 maggio. ...
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cristianizzazione
cristianiżżazióne s. f. [der. di cristianizzare]. – L’opera del cristianizzare, e l’essere cristianizzato; conversione al cristianesimo.