Poeta tedesco (Düsseldorf 1797 - Parigi 1856). Di famiglia borghese ebrea, si formò in un ambiente aperto alle istanze di rinnovamento conseguenti alla Rivoluzione francese e alla cultura illuministica. [...] del saint-simonismo, personalmente evolvendolo verso una concezione della vita sensualisticamente gioiosa in opposizione alla concezione cristiano-giudaica. Raccogliendo gli articoli spediti da Parigi per la Allgemeine Zeitung di Augusta, pubblicò i ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] Malala e di Giorgio Monaco; assai diffusa fu la Guerra giudaica di Flavio Giuseppe. La Pčela («L’ape»), raccolta di detti la libertà dell’uomo, il socialismo, il bene, il male, Cristo, l’età dell’oro; l’intensità drammatica di questi interrogativi e ...
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ḤUSEIN, Kāmil
Francesco Gabrieli
Scrittore arabo egiziano, nato al Cairo il 20 marzo 1901. La sua opera letteraria si accompagna, con spirito umanistico, a un'attività scientifica e professionale di [...] di sé e al coraggio della verità; un coraggio che all'umanità, giudaica e romana, e poi anche oltre quegli etnici confini, è mancato, di K. Ḥ. un'eco profonda in ambiente cristiano delle varie confessioni.
La posizione teologicamente agnostica e ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] dopo il concilio di Nicea. Di essa si ricorda l’allusione alla riscoperta della tomba di Cristo non più visibile dopo la seconda guerra giudaica (135). Sempre per Macario (e per altri vescovi palestinesi) è la lettera che contiene la disposizione ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] del toro con effetti letali è sicuramente di origine giudaica, poiché rimanda a tradizioni, commentari, pratiche magiche Croce prima, dopo, nell’esilio e nell’Islam, in Studi sull’Oriente Cristiano, suppl. 7/2, a cura di R. Favaro, Roma 2003, pp ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] che il primo Dio gli ordina»; e 11,815, in cui viene affermato che «Cristo è la causa della salvezza, mentre la salvezza di ciò che esiste è il suo si caratterizza per la compresenza di una sezione giudaica e di una sezione cristiana, la quale ultima ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] dall’Apocalisse di Giovanni e da categorie apocalittiche giudaico-cristiane, per le quali il principale criterio
115 Cfr. Lact., mort. pers. 2,8-9. Sullo scontro finale tra Cristo «liberator et iudex et ultor et rex et Deus» e l’Anticristo, sconfitto ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] della Historia Ecclesiastica che la filosofia e le leggi, ispirate dalla Legge giudaica, hanno costituito una preparazione spirituale per l’umanità, finalizzata a renderla in grado di ricevere il Cristo. Il IV libro di d.e. presenta una visione più ...
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L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] primordi della vita della Chiesa, soprattutto in Paolo e nel Vangelo di Matteo, a interpretare la Scrittura giudaica in funzione di avallo di Cristo e del suo messaggio, si era rapidamente dilatata, anche se, di fronte al rifiuto di ogni tradizione ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] . Gli autori da lui tradotti appartenevano però alla linea neoplatonica che, sin dalla tarda antichità, aveva influenzato sia il pensiero giudaico che quello dei siri giacobiti e poi degli arabi. Ma alla fine del sec. XII la scienza nel mondo arabo ...
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verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: a. Che ha in sé verità, che è fonte di verità:...
stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio impresso col ferro sul bestiame in segno...