stili, Dottrina degli
Pier Vincenzo Mengaldo
D. abbozza una teoria degli s. per la prima volta in VE II IV, dopo aver definito nei capitoli precedenti, nell'ordine, quali uomini, quali temi e quale [...] nel sermo humilis lo specifico del linguaggio ‛ cristiano ': v. soprattutto le indagini di E. Auerbach). Nella Bene da Firenze (cod. Palatino 700 della Naz. di Firenze, c. l V, ripetuto da Bono da Lucca, Cedrus Libani 11, ediz. G. Vecchi, Modena ...
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ruffiano (roffiano)
Luigi Vanossi
Fernando Salsano
Compare in If XI 60 onde nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti, [...] letture dantesche, Modena 1933; D. Rastelli, La curiosità di D. nei canti XVII e XVIII dell'Inferno, in Saggi di umanesimo cristianoV 4 (1950) 12-21; E. Sanguineti, Interpretazione di Malebolge, Firenze 1961; E. Raimondi, D. e Bologna nei tempi di D ...
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Vedi HERMOPOLIS dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
HERMOPOLIS (v. vol. IV, p. 15 e S 1970, p. 368)
D. Viola
A. Bellini
I monumenti appartenenti al Nuovo Regno e a epoche più tarde si trovano principalmente [...] a esedra. È incerta la datazione dell'edificio (tra la prima metà del V e l'inizio del VI sec. d.C.), nel quale è stato e l’Antinoèion. Il complesso fu distrutto nel V sec. d.C.
Un complesso cultuale cristiano (V-VI sec.) - rinvenuto a S della città ...
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Timeo
Marta Cristiani
Dialogo di Platone, il più familiare alla cultura medievale, l'unico tradotto in latino fino al sec. XII; D. lo cita solo due volte, in Cv III V 6 e in Pd IV 49, senza tuttavia [...] ss. (da vedere anche E. Garin, Studi sul platonismo medievale, Firenze 1958); sul problema specifico dell'anima mundi nel pensiero cristiano, v. T. Gregory, Anima mundi. La filosofia di Guglielmo di Conches e la scuola di Chartres, Firenze 1955. Per ...
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Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] . 7 "hic vir ab exortu Petri est nutritus ovili"), per i suoi meriti fu posto a capo del gregge cristiano (v. 8 "[…] meruit sancti pastor adesse gregis"). La bolla plumbea di D., che rappresenta nel recto il Buon Pastore e porta nel verso il nome del ...
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Nato a Gottorp l'8 aprile 1818 come quarto figlio del duca Guglielmo di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, diretto discendente del re di Danimarca Cristiano III (v). Nel 1831, dopo la morte di suo [...] padre, fu educato in Danimarca. Solo di tutta la sua famiglia, servì nelle truppe danesi nello Schleswig durante l'insurrezione del 1848.
Il re Federico VII, che non aveva eredi, lo adottò come successore ...
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Figlio (Gottorp 1503 - Kolding 1559) di Federico I (fratello di C. II), gli succedette nel 1533, ma non fu rinosciuto re che nel 1536, dopo una accanita guerra (in cui Lubecca aveva sostenuto la causa [...] del prigioniero Cristiano II). Introdusse la riforma (dieta di Copenaghen, 1536); nel congresso di Brunswick volle favorire la causa protestante in Germania e, in sua difesa, lottò contro Carlo V. Rifiutò, tuttavia, di partecipare alla guerra di ...
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Figlio (Kristiansborg 1749 - Rendsburg 1808) di Federico V, cui succedette nel 1766. Vizioso e mentalmente anormale, non lo migliorò il matrimonio con Carolina Matilde d'Inghilterra. Debole, fu sotto l'influsso [...] prima del conte Bernstorff, poi del medico tedesco G. F. Struensee, infine del Hoegh-Guldberg. Le riforme dello Struensee (libertà di stampa, abolizione della tortura, adozione di criterî commerciali fisiocratici) ...
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Nacque il 1 luglio 1481, dal re Hans di Danimarca e da Cristina di Sassonia. Da fanciullo frequentò la casa di un ricco artigiano danese; e là probabilmente acquistò quell'amore per il popolo e quella [...] con il duca Federico di Schleswig Holstein, zio di Cristiano, per cacciare il re. Le gravi imposte stabilite per sopraffarlo. Nel 1515 C. sposò Elisabetta d'Austria, sorella dell'imperatore Carlo V, che morì nel 1526, ed ebbe da lei un figlio, Hans, ...
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Figlio del principe Gioacchino Ernesto e di Agnese di Barby, nacque a Bernburg l'11 maggio 1568. La sua fortuna, la sua fama si formarono in Francia, dove andò come capitano dell'esercito che i protestanti [...] al duca la corona imperiale, purché appoggiasse l'elezione di Federico V a re di Boemia. Ma quando il duca agitò la proposta d del duca a re dei Romani.
Generalissimo del palatino Federico V, che per suo consiglio aveva accettato la corona di Boemia, ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...