Figlio (Flensburg 1646 - Kristiansborg 1699) di Federico III, gli succedette nel 1670. Non riuscì ad attuare le idee autocratiche del padre (creò tuttavia una nuova nobiltà di corte, al modo francese). Suo ministro onnipossente fino al 1676 fu Peder Griffenfeld. Contro la Svezia, per riacquistare le province perdute, combatté invano (guerra di Scania, 1675-79); e parimenti invano cercò di acquistare ...
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Figlio (Copenaghen 1671 - Odense 1731) di re CristianoV e di Carlotta Amalia di Assia-Kassel. Salito sul trono (1699), si schierò durante la guerra nordica (1709-20) con la Russia e la Sassonia e riuscì [...] ad acquistare la parte ducale dello Schleswig e a spezzare l'alleanza tra la Svezia e i duchi di Gottorp, che minacciava la sicurezza dei territorî danesi. Promosse diverse riforme interne, tra cui l'abolizione ...
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Statista danese (Copenaghen 1635 - Trondheim 1699); segretario di re Federico III (1665), divenne cancelliere del regno (1673) sotto re CristianoV. Fautore dell'assolutismo regio, attuò diverse riforme [...] legislative e fiscali, promosse un'intensa fioritura del commercio e delle industrie e contribuì alla costituzione di un'efficiente burocrazia statale. Nel 1676 fu accusato di tradimento, imprigionato ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] di corte, sconsigliando - in contrasto con loro - il salasso dell'ultrasessantenne sovrano (Hyppocrates chymicus, p. 155). CristianoV graziosamente gli concesse il congedo, pur desiderando continuare a servirsi della sua opera (nel 1692 ricorrerà a ...
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Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] . 7 "hic vir ab exortu Petri est nutritus ovili"), per i suoi meriti fu posto a capo del gregge cristiano (v. 8 "[…] meruit sancti pastor adesse gregis"). La bolla plumbea di D., che rappresenta nel recto il Buon Pastore e porta nel verso il nome del ...
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Figlio (Gottorp 1503 - Kolding 1559) di Federico I (fratello di C. II), gli succedette nel 1533, ma non fu rinosciuto re che nel 1536, dopo una accanita guerra (in cui Lubecca aveva sostenuto la causa [...] del prigioniero Cristiano II). Introdusse la riforma (dieta di Copenaghen, 1536); nel congresso di Brunswick volle favorire la causa protestante in Germania e, in sua difesa, lottò contro Carlo V. Rifiutò, tuttavia, di partecipare alla guerra di ...
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Cristiano VII
Re di Danimarca e di Norvegia (Kristiansborg 1749-Rendsburg 1808). Figlio di Federico V, cui succedette nel 1766. Psichicamente debole, subì l’influsso prima del conte Bernstorff, poi del [...] medico tedesco G.F. Struensee, infine del Hoegh-Guldberg. Le riforme dello Struensee (libertà di stampa, abolizione della tortura, adozione di criteri commerciali fisiocratici) lo resero senza suo merito ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] valore. Ma dove più forte appare l'influenza dell'etica epicurea (V. rifiuta però l'atomismo e la fisica di Epicuro) si inserisce senza contrasto l'insegnamento etico cristiano: anche questo indirizza al conseguimento del piacere, del più alto e ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] ; Luca 9, 18-20); nell'ultima cena egli attesta la propria fedeltà a Cristo: "Se è necessario che muoia con te, mai ti rinnegherò" (Marco 14 come successore di s. Pietro: la cattedra di s. P. (v. cattedra); le chiavi di s. P., la facoltà di aprire e ...
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Nome di varî re della dinastia araba aramaizzata dell'Osroene, con capitale Edessa, che regnarono qualche secolo prima e dopo Cristo. Uno di essi, Abgar V il Nero, è il protagonista di una tradizione molto [...] narra anche dell'invio del discepolo Addai identificato con Taddeo), e dalla Peregrinatio Aetheriae (fine 4º sec., v.). La lettera di Cristo avrebbe avuto il miracoloso potere di preservare la città in cui fosse custodita; di qui un potere miracoloso ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...