La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] ; analogamente sia mAu la portata di A che esce; nel reattore, di volume V, è contenuta una quantità di A pari a MxA, dove M è la quantità l’eternità, inconciliabile con l’insistenza del pensiero cristiano su un Dio creatore di tutto e onnipotente. ...
Leggi Tutto
Acqua
André Guillerme
L'acqua e il sacro
Elemento fondamentale della vita, l'acqua contribuisce direttamente all'elaborazione dei sistemi sociali, come hanno dimostrato, per esempio, sia Marx, evidenziando [...] religiosa locale si recava a marcare con il sigillo cristiano le acque calme dei fossati. Ancora più anticamente i metropoli quattro o più. La metà di essi funziona ancora nel V secolo, ma nel corso del basso Impero le classi dirigenti abbandonano ...
Leggi Tutto
Stampa
Martyn Lyons
Introduzione
L'invenzione della stampa rappresenta una delle numerose svolte che segnarono sia la storia materiale del libro occidentale, sia l'evoluzione del rapporto tra lettore [...] codice, che gradualmente cominciò a sostituire il volumen nel mondo cristiano intorno al II secolo d.C. I codici presentavano tipografi parigini aumentò di nove volte tra il 1911 e il 1936 (v. Chartier e Martin, 1982-1986, vol. IV).
La stampa e ...
Leggi Tutto
sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] , W.I. Thomas, E. Goffmann, H. Garfinkel, A.V. Cicourel, A. Shutz). Dalla parte della macrosociologia si collocano le delle interazioni fra alcune aree della vita sociale nel mondo cristiano (famiglia, economia, politica, insegnamento) alla luce del ...
Leggi Tutto
Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] della critica rivolta in altre occasioni al paradiso cristiano: terribilmente noioso e senza alcun interesse! Per problema nel suo insieme furono, sul piano sociologico, L. Mumford (v., 1934) e, sul piano filosofico, M. Heidegger nel suo celebre ...
Leggi Tutto
Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] importati a forza dall'Africa per lavorare come schiavi (v. schiavitù).
Il latte ghiacciato di Pechino
L'antenato del , e viene bevuto dal sacerdote durante la messa. L'uso cristiano deriva dai Vangeli, i quali raccontano che nell'ultima cena con ...
Leggi Tutto
DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] , nota come erbario alfabetico di D., è il codice di Anicia Giuliana (v.) del 512 ca. (Öst. Nat. Bibl., Med. gr. 1), il medico e storico arabo Ibn Juljul (944-994), il giovane cristiano nestoriano Ḥunayn b. Isḥāq (809-873), capo del Bayt al-Ḥikma ...
Leggi Tutto
buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...