FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] (Napoli, Museo di Capodimonte), dove il dialogo tra il Cristo e la donna recupera l'orinai antico incontro del Noli bolognese nella Roma del primo Seicento: L. F., in Il Carrobbio, X (1984), pp. 148-161; V. Fortunati Pietrantonio, in Nell'età ...
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MOZARABICA, Arte
J. Williams
Per arte m. si intende convenzionalmente l'arte cristiana prodotta nella penisola iberica fra il tardo 9° e l'11° secolo. L'aggettivo deriva dal termine spagnolo mozárabes [...] circostanza che i mozarabi furono indifferenti al lato anti-cristiano della cultura andalusa.Meno problematico è l'uso del 1977; J. Bango Torviso, El neovisigotismo artístico de los siglos IX y X, Revista de ideas estéticas 37, 1979, pp. 319-338; R. ...
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LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] . Al L. fu affidata la Resurrezione di Cristo, una scena dominata dalla possente figura del risorto ; H. Tratz, Die Ausstattung des Langhauses von St. Peter unter Innozenz X., in Römisches Jahrbuch der Bibliotheca Hertziana, XXVII-XXVIII (1991-92), p ...
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Vedi THARROS dell'anno: 1966 - 1997
THARROS (Θάρροσ, Τάρραι, Ταρραί, Tharros, Tarrae, Tarri ecc.)
G. Pesce
Antica città della Sardegna sulla penisoletta fra il moderno villaggio di San Giovanni di Sinis [...] in parte a piattabanda.
I più tardi monumenti sono un battistero cristiano databile fra il V e il VII sec. e una I, p. 574 ss. Epigrafia: C.I.S., I, I, fasc. 3; C.I.L., X, 7895 ss.; G. Kaibel, Inscr. gr. Sic. et It., XIV, Berlino 1890, 609, 610; ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] Ringe; L. Breglia, Le oreficerie del Museo di Taranto, in Iapigia, X, 1930, pp. 5-543; id., Le oreficerie del Museo Nazionale di un a. da Tusculum, il Buon Pastore; Vittorie e monogramma di Cristo, la croce tra le lettere Α ed Ω; a volte accanto ...
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OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] in o., destinati a oggetti di culto cristiano, prevalentemente reliquiari. L'esempio più antico pp. 169-206; A. Goldschmidt, K. Weitzmann, Die byzantinischen Elfenbeinskulpturen des X. -XIII. Jahrhunderts, 2 voll., Berlin 1930-1934; U. Antonielli, s ...
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NIMBO (νέϕος, nimbus)
M. Collinet-Guérin
Disco luminoso collocato attorno alla testa di alcuni personaggi o di figure allegoriche.
Occorre per prima cosa precisare le diverse interpretazioni del termine [...] agli inizi del geometrico, contemporaneo alla migrazione dorica (X sec. a. C.).
Sono noti i simboli, specialmente laddove si trattava della forma speciale del n.: quello monogrammato di Cristo (v. croce). Nei mosaici di S. Maria Maggiore a Roma hanno ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] è discusso, ma non ancora provato, il carattere cristiano, pare che la ritrattistica legata alle mummie n6n Louvre, Parigi 1932; id., in Revue des Arts Asiatiques, t. IV, VIII, X; O. Wulf - W. F. Volbach, Spätantike und koptische Stoffe, Berlino 1936; ...
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CROCE
Red.
La lenta formazione dell'iconografia storica cristiana (confronta s. v. nuovo testamento) contribuì a ritardare anche la rappresentazione di quello che è oggi il simbolo di fede più evidente [...] secondo; su monete dell'armeno Tyrane (96-94 a. C.), degli Arsacidi X, XII, XIV (92-38 a. C.) e infine di Erode il Grande il terzo. I cristiani se ne servirono per designare Gesù Cristo (il primo, ???SIM-14???, rappresenta ᾿Ιησοὺς Χριστός; gli altri ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] esasperati del dualismo iranico saranno trasferiti nello stesso ambito cristiano e trasmessi al mondo islamico. La battaglia di , in Revue des Arts Asiatiques, IX, 3, 1935, pp. 124-143; X, 2, 1936, pp. 65-73; U. Monneret de Villard, The relations ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...
santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...