«Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati [...] manifesta a molti, fu alcun che compose quella canzone la quale ancora oggi si canta, cioè: Qual esso fu lo malo cristiano, che mi furò la grasta, etc.»Filomena termina il suo racconto citando due versi di una ballata popolare che si ode cantare ...
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Il romanzo dostoevskiano è stato notoriamente definito «dialogico» e «polifonico» dal critico formalista Michail Bachtin, eppure spesso l’autore nasconde i principi positivi delle sue opere – e le sue [...] narrati nella seconda parte delle Memorie si arrestano qui, con l’unico gesto mosso da un principio positivo, ovvero dall’amore cristiano più puro e disinteressato.In effetti, come si può pensare che il nucleo positivo di un’opera che spara a zero ...
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Alla Chingada si aggiunge la Llorona, un’altra figura mitica che rappresenta la maternità nella cultura messicana. La Llorona è una donna che viene presa dalla follia e uccide i propri figli, per poi vagare [...] che apparve in visione a un indio, il primo indigeno ad essere convertito e in seguito ribattezzato con il nome cristiano di Juan Diego (nel 2002 è stato proclamato addirittura santo da papa Giovanni Paolo II). La sociologia statunitense Gloria ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] pronto a sostenere la vista del sorriso di Beatrice. Si compirà, invece, nel canto XXIII (vv. 40-45), quando, dopo l’epifania di Cristo, la guida divina gli si rivolge con le seguenti parole (vv. 46-48): «Apri li occhi e riguarda qual son io; / Tu ...
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La filosofia morale di Abelardo, che considera l’intenzione dell’agente elemento imprescindibile per determinare la moralità di un’azione, è una delle prospettive etiche più interessanti di tutto il medioevo [...] occidentale e cristiano. È possibile instaurare un dialogo tra questa visione e la filosofia pratica di Kant? Possiamo cioè parlare di un imperativo categorico medioevale?
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I personaggi che da sempre affascinano più i lettori della Gerusalemme Liberata sono le tre protagoniste femminili pagane, Clorinda, Armida ed Erminia. Guerriere, maghe e guaritrici, sono loro che, più [...] di ogni altro, con le loro perturbanti storie d’amore, sacrificio e coraggio, minano la compattezza dell’esercito cristiano e mettono in pericolo l’integrità dei soldati, rendendoli incapaci di riconoscere nelle lusinghevoli sembianze delle eroine le ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] teleologicamente a tendere.Per saperne di più:GIOVANNI PAOLO II, Salvifici doloris. Lettera Apostolica sul senso cristiano della sofferenza umana, Roma, Paoline Editoriale Libri, 2015.KIERKEGAARD, Aut-Aut, Milano, Mondadori, 2016.KIERKEGAARD, Timore ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] e Ketubim) e, al contempo, è definita Mikrà (lettura) in quanto oggetto di lettura. Infatti, a differenza dell’universo cristiano, dove il testo sacro è la Scrittura, nel mondo ebraico il Tanàkh è un patrimonio da «osservare», nel duplice senso ...
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In principio fu uno schiavo greco. Era il 324 quando l’imperatore Eziana II impose il Cristianesimo quale religione di Stato dell’Impero etiope, ben 56 anni prima dell’Editto di Tessalonica. Convertito [...] fronte a una jihad musulmana senza precedenti, l’imperatore etiope si risolse a chiedere aiuto militare all’unico Stato cristiano con cui intratteneva rapporti. Cinque anni più tardi, un contingente portoghese di circa 400 uomini sbarcava in Africa ...
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Nel decimo canto della Divina Commedia Dante si ritrova a vagare tra delle lugubri tombe scoperte. Alla domanda del Poeta incuriosito dal macabro spettacolo, Virgilio recita questi versi:
Suo cimitero [...] la filosofia, è composta da atomi, quindi sottoposta al deperimento. Tale prospettiva non poteva che suscitare sdegno in qualsiasi cristiano, per il quale l’immortalità dell’anima è l’assioma principale della dottrina: senza di essa ogni prospettiva ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...
Chi professa la religione cristiana. Il nome non fu adottato dagli stessi seguaci di Cristo, che nel Nuovo Testamento si chiamano "fedeli, eletti, santi", e anche nei testi patristici più antichi il termine ricorre piuttosto raramente; negli...
cristiano
Lucia Onder
" Di Cristo ": l'aggettivo è riferito a fede (Pd XII 56) e a sentenza (Cv IV XV 9), che sono legate o riguardano la dottrina di Cristo. È indetto di popolo " che professa il cristianesimo ", in Pd XXVII 48 e, in contesto...