Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] più volte commentati nel Medioevo, soprattutto dal sec. 12º, e che rispecchiano certi motivi del platonismo cristiano, hanno esercitato una notevole influenza così sulla terminologia filosofico-teologica come sulla dottrina della struttura del creato ...
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Teologo e filosofo (Besigheim, Württemberg, 1860 - Degerloch 1944). Uscito dalla Chiesa evangelica nazionale dopo averne inutilmente tentato una riforma (a tale scopo era rivolto il suo periodico Die Wahrheit), [...] del soggetto umano egli vede, già nel 1891, la moderna contraffazione del Vangelo, nella Theonomia o Christonomia il solo punto di vista cristiano. Sempre più, però, si fa chiara in lui una nuova idea, che sarà anche il suo unico scopo di lavoro: la ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] Al centro della nuova dottrina, a cui aderirono in particolare i monofisiti di Alessandria, stava la convinzione che la venuta di Gesù Cristo era stato l’evento cosmico nel quale il Logos preesistente si era fatto uomo, e quest’uomo con la morte e la ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] Novecento, dopo la Rivoluzione russa nel 1917, i comunisti sono andati al potere in una serie di paesi
Comunismo antico e cristiano
Tracce di comunismo nell'antichità si trovano in Cina, con l'idealizzazione di una mitica età dell'oro, in cui tutto ...
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Filosofo e pedagogista ceco (Nivnice, Moravia, 1592 - Amsterdam 1670). Pensatore tra i più incisivi e influenti del sec. 17°, K. è insieme un prodotto del clima spirituale europeo, e soprattutto nazionale, [...] in una pace universale e in una conciliazione di tutte le fedi in Cristo, e il suo tenace proposito di costruire una pansofia. Enciclopedista avant la lettre, in senso cristiano, K. sogna una sintesi di tutto il sapere che non sia semplice rassegna ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] . L’idealismo tedesco, nella formulazione di J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel, più che dal concetto cristiano di c., mosse da quello spinoziano di ‘derivazione’ considerando il mondo della natura, dello spirito e la storia stessa come momenti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] . Durante l’incarcerazione di Satana sarà lo Spirito a possedere la chiave dell’abisso, e il potere tolto al Diavolo sarà dato a Cristo e al popolo dei santi, in cui regnerà lo Spirito. La pace terrena di cui questi godranno nella settima età non va ...
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Filosofo, morto a Pisa il 30 settembre 1959.
Le sue ultime opere, che manifestano un accentuato interesse per i problemi specifici dell'esperienza religiosa in senso cattolico, sono: Perché credo, Brescia [...] Giornale di metafisica, 1955, pp. 192-224; V. Mathieu, Guzzo, C. e Sciacca, ibid., pp. 225-47; V. Sainati, Lo "spiritualismo cristiano" e la sua formula dinastica: C., Guzzo, Sciacca, ibid., pp. 248-82; M. T. Antonelli, Le ragioni della fede di A. C ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] annettersi il diritto di dividersi pacificamente il mondo e di condividere le cose insieme a Satana, come fa oggi un certo partito cristiano"; si veda l'intervento del B. al congresso in Per una storia della Sinistra cristiana, a cura di M. Cocchi e ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] seguito da Mosè Ibn Tibbon e da Menahem Meiri. È importante infine ribadire il valore dell'apertura di J. al mondo cristiano e del suo rapporto con Michele Scoto; inoltre la capacità con cui egli riuscì a conciliare dottrine e interpretazioni diverse ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...