Scrittore cristiano (m. 548-49), quaestor sacri palatii di Giustiniano e autore di due libri di Instituta regularia divinae Legis, specie di introduzione o manuale biblico, in cui applica dottrine, non [...] tanto di Teodoro di Mopsuestia quanto della scuola di Nisibi ...
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Nel linguaggio ascetico cristiano, sofferenza che l’uomo volontariamente si impone per vincere le cattive inclinazioni e realizzare quel dominio di sé che gli permetterà di giungere, più facilmente, alla [...] sua piena conformazione con Cristo e conseguire così il proprio perfezionamento. ...
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Scrittore greco cristiano (5º sec. d. C.), uno dei maestri della scuola retorica di Gaza. Discepolo del neoplatonico Ierocle, scrisse un fortunato dialogo Teofrasto contro le teorie pagane della preesistenza [...] e trasmigrazione dell'anima; lasciò anche 25 Lettere di vario contenuto ...
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Indovino o profeta cristiano (1º sec.) originario della Giudea; ad Antiochia predisse la carestia generale sotto Claudio; molti anni dopo a Cesarea predisse la prigionia di s. Paolo. Alcuni credono che [...] le due profezie siano dovute a due diversi personaggi ...
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Poeta cristiano della prima metà del sec. 5º, originario di Marsiglia; col titolo di Alethia ("la Verità") ci è giunta una sua traduzione in versi del Genesi, in 3 libri. Scrisse anche in esametri una [...] satira dei costumi dell'epoca ...
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Obbligo che ha ogni cristiano di ricevere la comunione durante il tempo pasquale, che va propriamente dalla domenica di Pasqua a quella di Pentecoste, ma che può essere esteso in maniera diversa dai singoli [...] ordinari diocesani ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] qualsiasi interpretazione evolutiva dei propri principi originari e fondamentali, ne propongono un’applicazione rigorosa negli ordinamenti attuali.
F. cristiano
Movimento teologico e culturale, sorto tra la fine del 19° sec. e gli inizi del 20° all ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º), probabilmente monaco, della Gallia piuttosto che dell'Africa; visse a Roma. Gli sono attribuiti scritti esegetici, agiografici e polemici; l'opera più importante è il Praedestinatus, [...] elenco di eresie, rivolto a combattere discretamente le idee agostiniane sulla grazia e il libero arbitrio: espressione della corrente teologica cosiddetta semipelagiana ...
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Poeta cristiano (sec. 5º), quasi certamente della Gallia. È autore di una parafrasi in esametri dell'Eptateuco. Discussa l'identificazione col presbitero Cipriano, il corrispondente dell'epistola 140 di [...] s. Gerolamo, al quale pure si è attribuita la paternità di taluni componimenti pseudociprianei (Ad Senatorem, De Sodoma, De Iona, Caena Cypriani) ...
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Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...