GIUSTINIANI, Pier Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Chio il 21 genn. 1693, in una famiglia probabilmente appartenente al ramo Recanelli dei Giustiniani, già signori dell'isola egea. Nulla è noto sui genitori [...] Prima di lasciare l'isola il G. divulgò una Epistola pastoralis (Ianuae 1741), nella quale riaffermò il dovere cristiano di sottomettersi all'autorità politica legittima.
Il lungo episcopato del G. a Ventimiglia fu caratterizzato da un forte impegno ...
Leggi Tutto
AGLIARDI, Antonio
Fausto Fonzi
Nato a Cologno al Serio (Bergamo) il 4 sett. 1832, studiò nel seminario romano, e nel 1855 si fece apprezzare sostenendo una disputa con il p. C. Passaglia. Nel 1862 si [...] aspetti sociali delle questioni politico-religiose, non nascondendo le sue simpatie e non negando il suo appoggio al moto cristiano-sociale contro il capitalismo liberale, ebraico e magiaro, moto che non godeva il favore della corte, della nobiltà ...
Leggi Tutto
BONIFACIO, Scipione
Giuseppe Pignatelli
Scarse sono le notizie biografiche che abbiamo intorno al B.: originario di Treviso, visse fra la seconda metà del XVIII e l'inizio del XIX secolo; prete secolare, [...] di Mirabaud,Compendio, opuscolo IV, Venezia 1797, e Ilcontratto sociale di G. G. Rousseau e il contratto battesimale di ogni cristiano, opuscolo V, Venezia 1797). Nell'opuscolo seguente, La tirannia e la ribellione, che porta la data del 13 sett ...
Leggi Tutto
CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] misterio della SS.ma Trinità al sempre misero, cieco, ed ostinato Ebraismo in forma di disputa tra l'Ebreo, ed il Cristiano, finalmente decisa a favore della Verità; cioè, che non può darsi Dio, se non Uno in essenza, e Trino in persone ...
Leggi Tutto
GHIGNONI, Alessandro
Aldo Bartocci
Nacque a Roma il 17 nov. 1857 da Giuseppe e Agnese Ubizi. Quindicenne entrò nella Congregazione dei chierici regolari di S. Paolo (barnabiti): fu a Roma per il noviziato [...] ; Per G. Verdi. I caratteri dell'opera immortale, Genova 1901; S. Giorgio nella leggenda e nell'arte, Roma 1903; Il pensiero cristiano nell'arte(sec. I-IV), Roma 1903; Storia d'un passero, Roma 1904; Melodie religiose popolari per il tempio e per il ...
Leggi Tutto
GENOVESI, Marcantonio
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Napoli il 26 maggio 1552. Destinato alla carriera religiosa dal padre Roberto, originario di Piedimonte d'Alife, il G., dopo essersi laureato in utroque [...] nella sua diocesi di Isernia, il 7 nov. 1624, lasciando incompiuto un altro volume, anch'esso dedicato al dovere cristiano della carità verso gli indigenti, intitolato L'avvocato de' poveri, figura, questa, alla quale era stato dato notevole rilievo ...
Leggi Tutto
Minerva
Emanuele Lelli
La vergine guerriera ispiratrice dei saperi
Originariamente differenti l’una dall’altra, la greca Atena e la romana Minerva hanno in comune il ruolo di protettrici delle arti [...] della medicina.
Solo in età classica la figura di Minerva viene assimilata a quella di Atena. Nel medioevo cristiano Minerva, nata direttamente dalla testa della suprema divinità maschile, venne interpretata come la Sapienza che muove da Dio ...
Leggi Tutto
Dio
Raffaele Savigni
Essere sovrumano venerato dalle diverse religioni
In ogni tempo uomini delle più diverse culture hanno creduto all'esistenza di forze superiori. Greci e Romani credevano in numerose [...] la tragedia di Auschwitz, che ha messo in crisi un certo tipo di religiosità, non si può più immaginare il Dio cristiano come un Dio indifferente al dolore dell'uomo, ma piuttosto come una persona che si fa carico delle sofferenze umane e cammina ...
Leggi Tutto
Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] . di realizzazione, di contro a quella di attesa, sì da portare il centro stesso dell’e. dall’avvenire al passato (venuta di Cristo nel mondo) o al presente dell’esperienza cristiana. In Oriente, nell’opera di Origene, l’e. si liberò di ogni elemento ...
Leggi Tutto
Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] della volontà a verità non evidenti per sé ma fondate sulla veracità di Dio, nasce il problema, centrale nel pensiero cristiano, del rapporto tra f. e ragione, che è preliminare a ogni speculazione teologica. Vari, storicamente e teoreticamente, gli ...
Leggi Tutto
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...