Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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Filosofo e apologista cristiano (sec. 2º), di Atene; indirizzò (177) agl'imperatori Marco Aurelio e Commodo un'Ambasceria per i cristiani (Πρεσβεία περὶ χριστιανῶν), dove difende i cristiani dalle accuse [...] di ateismo e d'incesto: resta di lui anche un trattato Sulla risurrezione dei morti (Περὶ ἀναστάσεως νεκρῶν) ...
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Poeta arabo cristiano (m. 604), vissuto alla corte dei Lakhmidi di al-Ḥīra in Babilonide dove partecipò attivamente alla vita politica. La sua poesia, bacchica e sentenziosa insieme, edonistica e ascetica, [...] ebbe profonda influenza nello sviluppo separato di queste due correnti entro la letteratura araba ...
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Medico siro cristiano (sec. 9º), citato dagli autori italiani del Rinascimento sotto il nome di Serafione o Serapione. La sua opera siriaca sui semplici (Aggregator) fu assai diffusa nel Medioevo anche [...] attraverso le versioni araba e latina (quest'ultima a cura di Simone di Genova) ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º), africano; combatté i pelagiani, la scuola antiochena e Nestorio, ma con scarsa originalità, in dipendenza da s. Cirillo d'Alessandria e s. Agostino del quale fu forse allievo. [...] Le sue opere: Commonitorium adversus haeresim Pelagii et Caelestii vel etiam scripta Iuliani; Refutatio symboli Mopsuesteni; Commonitorium super nomine Caelestii; opuscoli contro Nestorio e versioni dal ...
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Secondo la leggenda, cristiano di Roma, forse soldato (la tradizione lo connette alla legione tebana), che sfuggendo alla furia della persecuzione fu raggiunto e ucciso presso Parma. La località dove sorgeva [...] la romana Fidentia fu identificata con il luogo del martirio; intorno a una chiesa sorse una cittadina, Borgo San Donnino, che nel 1927 assunse il nome di Fidenza ...
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Retore e scrittore cristiano (sec. 5º d. C.), di origine spagnola. Nel 435 gli fu innalzata una statua nel Foro Traiano. Si ha di lui un Carmen de Christo in 30 esametri e, scoperte nel 1823 in un palinsesto [...] di San Gallo, alcune poesie con un panegirico in onore di Ezio, il generale e ministro dell'imperatore Valentiniano III ...
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Poeta arabo cristiano (640-710 circa d. C.), vissuto in Siria alla corte dei califfi omayyadi; nominato da ῾Abd al-Malik poeta ufficiale della dinastia, i continui accenni alla vita politica del tempo [...] fanno del suo dīwān un'importante fonte storica. Sono celebri anche le sue tenzoni poetiche (naqā'iḍ) col rivale Giarīr ...
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Filosofo neoplatonico cristiano del 5º o 6º sec. d. C. Ci rimangono di lui tre scritti in greco (Introduzione alla filosofia, un commentario alla Isagoge di Porfirio, e uno frammentario alle Categorie [...] di Aristotele, conservato però integralmente nella versione armena), nonché alcune opere minori in redazione armena, della cui autenticità peraltro si dubita ...
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Scrittore greco cristiano (2º sec.), forse un giudeo convertito. Da Eusebio di Cesarea (Hist. Eccl. IV 22, 3), che ne ha conservato dei frammenti, sappiamo che E. aveva scritto (forse intorno al 180) delle [...] Memorie (῾Υπομνήματα) in 5 libri, in cui dava come criterio di verità l'aderenza della dottrina alla tradizione apostolica ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...