CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] , nel frontespizio del codice Magliab. XXIII, 126, il C. è detto morto nell'ottobre 1438 "d'età d'anni XXXIII". Va inoltre notato che Ginevra ad asserire la relatività della stessa norma cristiana. Cristo, nell'intento di fondare la nuova religione, ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] per brama di "vendetta" e "oro") e sulla "maniera della morte" dell'incauto Guisa - "non potevo più tollerare l'insolenza sua lettera, che "non si combatte per la fede né per Cristo, ma solamente per l'imperio". Consapevolezza, lucida e riduttiva ad ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] in Italia, che perdurò per qualche tempo anche dopo la sua morte, e che è da attribuire alla vastità delle conoscenze che in , nel quale, partendo da- Adamo e ricollegandosi allo parole di Cristo sull'uomo e la donna che tormano una carne sola, si ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] lettore, che costui nell'anno 1566, quattro anni avanti alla sua morte [...] avea scritto in gran parte di proprio pugno un grosso e , della sua nobiltà eccellente, delle sue sofferenze da Cristo, delle sue gioie dionisiache, raccolta in una prosa che ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] nei progetti di tragedie su Bruto e sulla Passione di Cristo e negli studi danteschi ("tanto mi diletta questa vita dove seguì il conclave del 1559 da cui uscì eletto papa Pio IV.
Morto il Tournon nel 1562, si stabilì a Venezia in una casa di sua ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] La Torre e di cui la guerra mondiale gli era apparsa piena manifestazione: "Ricrocifisso Cristo, Rex Regum, tutte le altre sovranità morali, intellettuali e politiche son morte. Barabba, sedizioso e ladro, è il solo, attuale, padrone del mondo" (a B ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] ; Raffaello in Vaticano (catal., Città del Vaticano), Milano 1984, pp. 56-58; L. Gualdo Rosa, Ciceroniano o cristiano? A proposito dell'orazione "De morte Christi" di T.F. I., in Humanistica Lovaniensia, XXXIV (1985), pp. 52-64; E. Romano, Congetture ...
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LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] soggetto sacro, dedicate ai principali misteri della vita di Cristo: l'avvento preannunciato dai profeti, la natività della Borso, e il 19 agosto dello stesso anno, data della sua morte. Anche all'interno del testo il nome di Borso è sistematicamente ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] e a consegnare Federico nella sfera del mito.
Si prendano gli oracoli legati alla morte dello Svevo sempre basati sull'auctoritas di un personaggio non cristiano, quello appunto della Sibilla: di quella Tiburtina il cui testo pregno di contenuti ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] ben noto traduttore e rimatore Jean de Meung-sur-Loire, morto nel 1305. Oggetto dell'allegorico Roman è la conquista della le tre occorrenze di Cristo in rima degradante, più quella della tenzone con Forese, alle quattro di Cristo in rima con sé ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...