Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] lo vide cadde a terra per il terrore e si inginocchiò davanti a lui e lo venerò e disse: «Io ti venero, o martire di Cristo che sei adornato di molte corone», e prendeva i punti in cui le sue membra erano state amputate e li baciava e li poneva sui ...
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SILVESTRO da Rossano
Giorgio Caravale
SILVESTRO da Rossano (al secolo Nicola di Adamo). – Nicola, figlio di Adamo di Franco e di Margherita Greca, nacque a Rossano Calabro (Cosenza) nel 1528.
Nel 1547 [...] 1530-1596), vicario provinciale in Toscana, in Fra noi, XIII (1996), pp. 5-33; C. Cargnoni, La devozione al sangue di Cristo in un opuscolo censurato e finora ignorato di S. da R., in Collectanea franciscana, LXIX (1999), pp. 573-628; Salvatore Vacca ...
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FRANGIPANE, Niccolò
Matteo Mancini
Figlio di Matteo, nacque forse a Padova (Brandolese, 1795) probabilmente nel secondo quarto del XVI secolo. Spesso confuso in passato con un omonimo pittore friulano [...] per l'altare maggiore del monastero di S. Eufemia a Mazorbo.
Il primo dipinto firmato e datato dal F. è il Cristo portacroce del Museo civico di Udine. L'opera fu realizzata nel 1572 sul modello della celebre e venerata immagine di analogo soggetto ...
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sobranzare
Provenzalismo, col valore di " soverchiare ", " sopraffare ": vince la divina volontate: / non a guisa che l'omo a l'om sobranza, / ma vince lei perché vuole esser vinta (Pd XX 97); Quel che [...] ti sobranza / è virtù da cui nulla si ripara (XXIII 35): in quest'ultimo caso l'accenno va alla lucente sustanza (v. 32) di Cristo, che vince la vista di Dante. ...
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Pittore (Venezia tra il 1455 e il 1465 - ivi o Capodistria 1525 o 1526). Nella sua prima opera datata, l'Arrivo di s. Orsola a Colonia (1490), per la Scuola di S. Orsola a Venezia, i modi di Antonello [...] esperienze ferraresi e umbro-toscane, pur dominandovi un atteggiamento meditativo e altrimenti lirico. Nel 1496 dipingeva il Sangue di Cristo (Udine, Museo civico) e, con Gentile Bellini, lavorava alle Storie della Croce per la Scuola di S. Giovanni ...
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Teologo protestante (Starzeddeln, Prussia, 1886 - Chicago 1965). Prof. di teologia in diverse università tedesche e statunitensi, T. è considerato uno dei maggiori teologi del suo tempo. Il suo pensiero, [...] allontanarsi nel 1933 per aver sostenuto la tesi del socialismo cristiano. Trasferitosi in America su invito di R. Niebuhr, insegnò non essere (stato di alienazione), è salvato da Cristo nel quale Dio viene a partecipare della situazione umana ...
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Scultore (Hamoir, Liegi, 1631 - Liegi 1707). È il più significativo artista vallone del suo tempo; scolpì in marmo, bronzo e legno con modi raffinati che, accanto a elementi francesi e fiamminghi, rivelano [...] l'influenza del Bernini, da lui conosciuto in gioventù a Roma. Notevoli il monumento del vescovo d'Allamont (1667) nella cattedrale di Gand e, a Liegi, il Cristo morto (1696), nella cattedrale, e la fontana di Rue Vinave d'Isle (1696). ...
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Pittore (n. 1607 - m. Napoli 1656). Allievo di M. Stanzioni, e influenzato dal Domenichino, si distingue dagli altri pittori napoletani del tempo per il purismo classicizzante delle sue opere: a Napoli, [...] S. Carlo con s. Domenico che riceve il rosario dalla Madonna (S. Domenico Maggiore); Annunciazione (S. Gregorio Armeno); Madonna col Bambino (S. Marta); Fuga in Egitto, Compianto di Cristo (Pin. di Capodimonte), ecc. ...
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La cristianità di Colosse (v.) non era stata direttamente fondata dall'apostolo Paolo, giacché nella nostra lettera i Colossesi, insieme con i fedeli di Laodicea, sono enumerati fra quelli che non avevano [...] osi riprovarli su ciò che riguarda il bere, mangiare, o su feste, neomenie e sabbati: tutte cose che erano figura dell'economia del Cristo. Stiano anche in guardia verso chi affetta umiltà, parla di culto agli angeli e s'illude su cose che non ha mai ...
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. Detta pure olio santo, è uno dei sette sacramenti della Chiesa, che ha per scopo il sollievo spirituale e anche corporale dei cristiani gravemente infermi (Cath. Rom., De extremae unct. sacram.). Il [...] concilio di Trento, contro i protestanti e i calvinisti, definì che essa "è stata istituita da Gesù Cristo come un vero e proprio sacramento della Nuova Legge; è insinuata dal Vangelo di S. Marco (VI, 13) e promulgata da S. Giacomo quando dice (Giac ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...