BERTOLINI, Stefano
Mario Mirri
Nacque a Pontremoli, il 13 giugno 1711, da Giulio Cesare e Anna Maria Canossa, secondogenito di famiglia nobile (suo padre era anche cavaliere dell'Ordine di s. Stefano; [...] o addirittura anticipazioni.
Tuttavia il criterio con cui il B. giudicava delrapporto Montesquieu-Machiavelli, del confronto Machiavelli-Tucidide, e della valutazione del Machiavelli "repubblicano", sulla linea della interpretazione antidispotica del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Lorenzo Maria Casaregi
Vito Piergiovanni
A partire dal 16° sec., all’interno della scienza giuridica si sviluppa la tendenza ad approfondire gli aspetti specifici dei singoli settori del diritto, [...] una versione della traduzione italiana del Consolato, condotta seguendo i criteri enunciati da Casaregi: una versione 61.
Casaregi tende a chiarire alcuni punti controversi a proposito delrapporto tra fallimento e lettera di cambio e a difendere il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Carlo Costamagna
Monica Toraldo Di Francia
Se Carlo Costamagna non può certo essere annoverato fra gli «scienziati autentici» (Grossi 1999) che fra le due guerre si impegnarono nel dibattito sul tema [...] drastica inversione del processo di sottomissione del «politico» all’«economico» e di una contestuale ridefinizione delrapporto tra l' interesse superiore dello Stato viene quindi a costituire il criterio della «nuova legalità» fascista, da cui è ...
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GREPPI, Enrico
Giuseppina Bock Berti
Nato a Bologna il 22 luglio 1896 in una famiglia lombarda da Luigi, ingegnere civile, e da Eugenia Rossetti, si avviò allo studio della medicina e chirurgia presso [...] 801-835), sia patologico e clinico (Anemie aplastiche e pseudoaplastiche (Criteri clinici), in Arch. di patologia e clinica medica, IV [ , ibid., 2, pp. 1-11; Dimostrazione delrapporto esistente fra microcitosi ed aumento della resistenza globulare, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lodovico Mortara
Massimo Meccarelli
La lezione di Lodovico Mortara è stata riscoperta solo in tempi relativamente recenti. Essa tuttavia appare essenziale per una più consapevole conoscenza, non solo [...] a sottolineare che l’attività del giudice, in tale prospettiva di valorizzazione delrapporto tra diritto e giustizia, del potere legislativo; si pensi ancora ai «principii che informano generalmente la legislazione nazionale» (p. 33) come criterio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] conto della disparità di forza contrattuale tra le parti delrapporto di lavoro e, di conseguenza, di favorire lo sviluppo secondo cui la personalità giuridica era il solo criterio di attribuzione della soggettività giuridica autonoma ai soggetti ...
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CASAREGI, Giuseppe Lorenzo Maria
Vito Piergiovanni
Nacque a Genova il 9 ag. 1670 da Giandomenico, in una famiglia non iscritta nel Libro d'oro della nobiltà genovese.
Dell'attività di Giandomenico fornisce [...] ultimi quaranta) sono allegazioni unite senza particolare criterio e senza riguardo alla materia mercantile (si discute dottrinali, tende a chiarire alcuni punti controversi a proposito delrapporto tra fallimento e lettera di cambio e a difendere ...
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LOMONACO, Francesco
Raffaele Pittella
Nacque il 22 nov. 1772 a Monte Albano (oggi Montalbano Jonico), città a giurisdizione feudale della provincia di Basilicata, da Nicola e da Margherita Fiorentino.
Il [...] diventerà il palazzo di famiglia), che poi, secondo un criterio di trasmissione di tipo rigorosamente agnatizio, donò nella loro pp. 425-441; A. De Francesco, La prima edizione del "Rapporto" di F. L. e talune prospettive di ricerca sul giacobinismo ...
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BERARDI, Angelo
Nacque a Sant'Agata Feltria verso la seconda metà del sec. XVII, presumibilmente tra il 1627 e il 1630. Ebbe come suo "primo... precettore e paesano" di studi musicali un certo Sarti, [...] la differenza fondamentale delle due pratiche era appunto nel cambiamento delrapporto esistente fra musica e parola, mentre in realtà lo del maturo Seicento come tipica dello "stile sacro" (Bukofzer).
Così che lo stesso B. usa questo criterio ...
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GIUSTINIAN, Orsatto
Simona Mammana
Nacque a Venezia dal nobile Michiel di Giacomo di Polo, del ramo detto da Negroponte, e dalla cittadina Elena Mazza di Gaspare il 27 sett. 1538.
Il G. venne registrato [...] caratterizza per una diffrazione in sei aree secondo un criterio tematico: rime amorose (seguite da una sorta di svolgono un ruolo di cerniera tra differenti e contrarie fasi delrapporto sentimentale. Le rime dedicate al matrimonio con Candiana (14 ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...