MEMORIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Agostino GEMELLI
Federico *RAFFAELE
Stefano LA COLLA
. Propriamente, è la facoltà di riprodurre nella coscienza esperienze che alla coscienza avevano già [...] psichica. Grazie a siffatti parziali processi di riconoscimento, conosciamo gli elementi concomitanti di solito congiunti a quella rappresentazione; essi ci si presentano come criterîdi notorietà per riconoscere quella rappresentazione come ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] École des Hautes Études, CXCVI, 1912; H. Kiefl, Leibniz. Der europäische Freheitskampf gegen die Egemonie Frankreichs auf geistl. alto-tedeschi non indicano, di solito, la metafonia di altre vocali, tranne a, ma criterî interni rendono probabile che ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] il problema legislativo. Né si osò in altri paesi. Onde Leibniz, sul principio del sec. XVIII, tornava a scrivere: "Fateor la natura delle norme di diritto canonico, collegate sempre con la morale religiosa e ispirate a criterîdi equità; onde in esse ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] che di natura spirituale.
Certo A. non derivò espressamente da queste premesse le conseguenze logiche che ne trasse il Leibniz. Se è attribuita la lode e il biasimo, che per A. sono il criterio del bene e del male. E come la lode e il biasimo non ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] ª ed., Firenze 1925. - Germania; L. Lévy-Bruhl, L'Allemagne depuis Leibniz, Parigi 1890; E. Dreyfus-Brisac, L'Un. de Bonn et l'ens si seguivano per l'educazione fisica militare i criterîdi quella generale: sviluppo e perfezionamento dell'organismo, ...
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Il termine, che letteralmente significa "scienza dell'uomo" ha un diverso valore a seconda che venga usato nel senso filosofico o in quello scientifico.
Dal primo punto di vista, l'antropologia è la dottrina [...] risolto dallo Spinoza, dal Malebranche, dal Leibniz.
Ma chi ha dato di tale concetto uno sviluppo e una trattazione materiale umano con ingegnosi criterî classificatorî a cui corrisponde una differenza di trattamento e di metodo.
Soprattutto s'è ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] criterîdi divisibilità, della ricerca del massimo comun divisore e del minimo comune multiplo di due o più numeri, della riduzione di dato gruppo di numeri. Così p. es. 5 - (3 + 8) si scriveva 5 - 3+ 8. Al Leibniz è dovuto il segno di divisione:.
Nel ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] l'erudizione immensa d'ingegni come il Sigonio e il Leibniz, il meglio dell'attività filologica tra il Quattrocento e il causale dei processi linguistici, eseguendo con criterî più moderni il programma di W. von Humboldt: spiegare la lingua ...
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FUNZIONE
Leonida TONELLI
Salvatore PINCHERLE
. Introduzione. - Una variabile numerica, che dipenda da altre variabili numeriche, si dice funzione di queste ultime. Il concetto di funzione è oggi [...] comparve per la prima volta in uno scritto di G. W. Leibniz, del 1692. Alcuni anni dopo, nel di fondamentale importanza negli studî sugli insiemi di funzioni o di curve o di superficie, e in particolare nel calcolo funzionale. Il più semplice criterio ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] °, con Bacone, Hobbes, Locke, Leibniz, Lambert.
Non che Locke, sia chiaro, vada di fatto molto più in là della di una s. totalizzante, una specificazione della più generale s. della significazione, che di quel criterio non tiene conto. Ora, la s. di ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...