Macchina
Roberto Vacca
Il termine macchina indica qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi, in modo che il moto relativo di questi trasmetta o anche [...] concentrici su cui cercava di riportare i nomi di ogni possibile tipo di sostanza, di accidente, di predicato, per produrre ogni possibile proposizione. G.W. Leibniz aveva dato definizioni abbastanza vaghe di una 'caratteristica universale', che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il dibattito sul criticismo di Kant sviluppatosi nell’ultimo decennio del XVIII secolo [...] dalla coscienza comune. Secondo Reinhold, senza la comprensione di un criterio universale che guidi il sapere non è possibile giungere separazione tra anima e corpo tipica delle filosofie di Descartes, Leibniz e Spinoza. Il criticismo e la filosofia ...
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Impiegato nel corso della storia con significati spesso eterogenei e in riferimento a distinte tradizioni di pensiero, il termine designa genericamente il complesso delle dottrine che, in assenza di certezza, [...] stoico della rappresentazione come mezzo di comprensione del reale e criterio assoluto di verità, e sostenuta l’opportunità delle opinioni, condotte da Pascal, P. Fermat, Chr. Huygens, Leibniz, i fratelli Bernoulli, A. de Moivre, solo per citare i ...
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Nella storia della filosofia si incontrano sostanzialmente due significati di c., uno soggettivo, come sicurezza da parte del soggetto della verità di una conoscenza acquisita, e uno oggettivo, come garanzia [...] di quello agostiniano, non ha mai svalutato l’apporto della conoscenza sensibile.
In epoca moderna Cartesio, fissando il criterio copie ‘illanguidite’ di sensazioni vivaci, e quindi la conoscenza fonte di c. poggia sui sensi. In Leibniz, al contrario ...
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RAMAZZINI, Bernardino
Silvia Marinozzi
RAMAZZINI, Bernardino. – Nacque a Carpi il 4 ottobre 1633 da Bartolomeo Ramazzini e da Caterina Federzoni.
A 19 anni si trasferì a Parma per compiere gli studi [...] ai luoghi di esercizio dei mestieri. La diversità del criterio logico di ordinamento dei Costitutiones epidemicae, Milano 1964; P. Di Pietro, Carteggio tra R. e Leibniz, in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche province ...
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assiomatizzazione
Processo che riconduce un insieme di conoscenze a principi dai quali l’insieme può essere derivato o dedotto. È possibile distinguere nella riflessione matematica (e in quella filosofica [...] .
La concezione classica o euclidea
Si basa su un criterio extra-logico di evidenza che garantisce sia la intelligibilità dei termini primitivi, moderna in quanto modello di organizzazione del sapere (Hobbes, Spinoza, Leibniz, Kant, ecc).
La ...
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Cavalieri, principio di
Cavalieri, principio dicriterio che consente di stabilire se due superfici hanno la stessa area o due solidi hanno lo stesso volume. Il criterio fu utilizzato da B. Cavalieri [...] di G.W. Leibniz e I. Newton. In sostanza, il principio si basa sull’idea di pensare una figura piana come formata da un indeterminato numero didi un cono con quello della cosiddetta scodella di → Galilei. Il principio, che fornisce un criterio ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] e nel suo contraddittore, P.S. Pallavicino. La Istoria del concilio di Trento (1619) di Sarpi era infatti l’applicazione, a un argomento di carattere religioso, dei criteridi valutazione instaurati dalla s. fiorentina.
Il quadro europeo fu sconvolto ...
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SOGGETTIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, derivante dal significato che il vocabolo "soggetto" acquista nell'età moderna, quando viene riferito essenzialmente all'attività pensante (v. per [...] il soggettivismo appare come subordinazione di ogni valore conoscitivo e morale al criterio soggettivo dell'utilità; mentre nelle varie concezioni che, dal Leibniz al Berkeley, avvertono l'esigenza di concepire tutto l'universo come risolventesi ...
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LIBERTÀ (lat. libertas; fr. liberté; sp. libertad; ted. Freiheit; ingl. freedom o liberty)
Gioele SOLARI
Giulio PAOLI
Spartaco RUFFO MANGINI
Augusto GUZZO
Emilio CROSA
Federico CELENTANO
Giovan [...] Locke, il Leibniz nega energicamente la "libertà d'indifferenza", ma il suo intento è di contrapporsi a Spinoza (art. 140-144), che il codice del 1930 sistema con miglior criterio classificativo in un titolo a parte: "Dei delitti contro il sentimento ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...