(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] inglese Zouch, che introdusse l'espressione ius inter gentes, il Leibniz, il Bynkershoek, il Moser, il Martens, seguirono un indirizzo il proprio ordinamento per desumere da esso i criterîdi applicazione delle leggi nello spazio. Dal quale principio ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] di; ferrara, concilio di; leibniz; malines; ecc.). Ci si limita qui a citare tre scritti di carattere generale forniti di Ma è sempre bene tenere presenti, anche per avere un criterio con cui coordinare in quanto possibile i varî ordinamenti positivi ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] filosofare significa usare in ogni campo un rigoroso criterio razionale di indagine su singoli problemi: per es., nella scienza tedesca prevalse invece la f. diLeibniz, grazie soprattutto alla codificazione di Wolff, versione moderna dell’ontologia ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] Chiesa italiana. Introducendo il lavoro, la produzione e l’utilità sociale come criteridi riforma, Muratori suggeriva di proibire ai mendicanti di elemosinare in chiesa e di sfoltire l’eccessivo numero delle festività che danneggiavano «chi s’ha da ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] utile est, ut est jus civile". Qui i criteridi distinzione sono di nuovo due, ma diversi da quelli aristotelici: 1) , U., Cos'è il positivismo giuridico, Milano 1965.
Sève, R., Leibniz et l'école moderne du droit naturel, Paris 1989.
Strauss, L., ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] di luci e ombre, rischierebbe di non delineare il profilo di fondo, tradendo l’impossibilità di una visione unitaria. Ci si è attenuti al criteriodi studiarono René Descartes, Gottfried Wilhelm von Leibniz, Tommaso Campanella e Benedetto Spinoza.
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Guido Alpa
Abstract
Nel volgere di pochi anni lo scenario delle fonti del diritto civile è nuovamente mutato, e, se possibile, divenuto sempre più complesso. Il Codice Civile, la cd. ‘costituzione [...] I razionalisti (come Leibniz) eleggono a codice ideale il codice che è descrittivo di proposizioni giuridiche e soprattutto per merito del Codice di commercio napoleonico (1806-1807), il criteriodi qualificazione degli atti commerciali: si ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] École des Hautes Études, CXCVI, 1912; H. Kiefl, Leibniz. Der europäische Freheitskampf gegen die Egemonie Frankreichs auf geistl. alto-tedeschi non indicano, di solito, la metafonia di altre vocali, tranne a, ma criterî interni rendono probabile che ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] il problema legislativo. Né si osò in altri paesi. Onde Leibniz, sul principio del sec. XVIII, tornava a scrivere: "Fateor la natura delle norme di diritto canonico, collegate sempre con la morale religiosa e ispirate a criterîdi equità; onde in esse ...
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GIUSTIZIA (lat. iustitia; fr. ing., justice; sp. justicia; ted. Gerechtigkeit)
Gioele SOLARI
Giovanni CORSO
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Nella speculazione greco-romana il concetto di giustizia è ancora essenzialmente naturalistico, [...] fissa, ma variabile con criterio proporzionale. Non si tratta di dare a tutti egualmente, ma di dare a ciascuno il proprio di ragione coattivamente attuata. Il processo di soggettivazione della giustizia iniziato da Cartesio, continuato dal Leibniz ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...