DURANDO, Felice Niccolò, conte di Villa
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 6 dic. 1729 in una famiglia oriunda di Candelo, da Giovanni Antonio, banchiere in Torino, decurione dal 1752, investito [...] Tuttavia, forse le sole opere del D. che conservano ancora qualche interesse sono quelle dedicate alla critica e alla storia dell'arte, pure degno di nota che egli si distinguesse nel giudizio sulla pittura fiamminga, che, contrariamente ai più, ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] del testo, dovute alla scarsa documentazione del dialetto in cui è scritta la cantio, ilmarchigiano, hanno determinato la direzione prevalente dell'esegesi critica protagoniste e al loro mondo.
Il giudizio di Dante ("recte atque perfecte ligatam"), ...
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DANIELLO, Bernardino
M. Raffaella De Gramatica
Della famiglia Danielli da Pisa, nacque a Lucca intorno alla fine del '400.
Della famiglia Danielli il Libro di Cancelleria della città di Lucca registra [...] l'intenso fervore di una "critica" a modo suo suggestiva, ricca a ogni modo di valori umani anche se dall'esterno impianto retorico". Più severo è stato invece il giudizio che il Vallone ha dato della "sposizione" del D. alla Commedia dantesca: la ...
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GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] di un trattamento doppio; di qui il carattere passivo di tante pagine critiche, che ostentavano di accogliere la predilezione del filosofo: una critica che comprende sia il giudizio scolastico ed elusivo di un Pancrazi, su di un G. poeta pittoresco ...
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GODI, Pietro
Anna Modigliani
Nacque a Vicenza intorno al secondo decennio del XV secolo da Antonio, notaio, forse da identificare con l'autore, o compilatore, di una Cronaca vicentina, e da Bartolomea, [...] dei congiurati, esprime un giudizio morale e politico sugli eventi e loda la bontà del governo di Niccolò V.
è stato utilizzato da M. Lehnerdt per l'edizione critica (Lipsia 1907). Il testo del De coniuratione Porcaria è infine contenuto anche in un ...
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PALMIERI, Eugenio Ferdinando
Daniela Sacco
PALMIERI, Eugenio Ferdinando. – Nacque il 14 luglio 1903 a Vicenza, da Federico, colonnello emiliano, e da Olimpia Bagliani, entrambi di discendenze asburgiche. [...] trapelare un tono disincantato, sarcastico e severo nel giudizio etico del difficile periodo storico in cui versava l’Italia. (1952), che per cinquant’anni era stato il critico teatrale del Corriere della sera, fu candidato a sostituirlo ma gli ...
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DAZZI, Manlio
Leandro Angeletti
Nacque a Parma il 17 apr. 1881 da Edoardo e da Laurina Maurighi. La sua infanzia e la sua giovinezza furono contrassegnate dai continui spostamenti della famiglia per [...] rassegna in tutti i quattordici anni di permanenza del commediografo a Venezia, dal '47 al '62 A questa attività di ricercatore e critico, il D. affiancò una lasciato. Anche Chiara, Milano 1939,ebbe un giudizio positivo di S. Benco che lo trovò un ...
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LEBRECHT, Danilo (Lorenzo Montano)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Verona il 19 apr. 1893 da Carlo, facoltoso industriale, appartenente a una famiglia israelita di origine polacca. Compiuti gli studi [...] ), fra i migliori del L., recensito, fra gli altri, da G. Ungaretti con un giudizio fondamentalmente favorevole, sia . Savinio, P. Picasso e H. Matisse. In qualità di critico letterario invece il L. si dedicò soprattutto al Seicento e al Settecento ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] forniscono modelli e suggerimenti, tuttavia il lavoro criticodel G. non è inteso come applicazione pedissequa 193-211), e ne divenne amico, ma corresse anche il giudizio nei confronti dei futuristi, che nell'anteguerra egli aveva adeguato, sulla ...
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CORSI, Iacopo
Giovanni Parenti
Di famiglia, se non fiorentina, certamente toscana, fu poeta e applaudito improvvisatore in diversi ambienti e in varie corti nella seconda metà del sec. XV.
Fratello [...] ss.), al giudizio nettamente restrittivo sull'Aquilano (vv. 28-30: "Ecco qua l'Aquilano Seraphino, / del vulgo in Inediti di F. C. e del Sannazaro in un ms. della University of Notre Dame, in Studi e problemi di critica testuale, XIX[ott. 1979], ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...