Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] simboliche (1923-29) trasforma la kantiana ‘critica della ragione’ in una ‘critica della civiltà’ e propone una teoria delle al cielo, dove siede alla destra del Padre, l’attesa delgiudizio finale. A questa formulazione trinitaria seguono ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] cui disciplina dipende dall’esatta determinazione dell’oggetto delgiudizio. Ciò accade, per es., in relazione al sempre volta la critica scettica, già nell’età antica e medievale, ma soprattutto in quella moderna, in cui tale critica fu portata alla ...
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Filosofo tedesco (Marienberg 1838 - Zurigo 1917), nipote di Clemens; dapprima sacerdote cattolico, abbandonato il cattolicesimo, insegnò (1872) filosofia a Würzburg e dal 1874 al 1895 a Vienna. In contrapposizione [...] più matura (cui si connette altresì una criticadel linguaggio) come reale o cosa. In base al diverso modo di riferirsi all'oggetto B. distingue tra classi di fenomeni psichici: rappresentazioni, giudizî e relazioni affettive (o fenomeni di odio ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] anche 1963 e 1971). Kuhn si ispirava più alla criticadel continuismo elaborata in ambito francese (Brunschwicg, Meyerson, Metzger, donne nella s. americana, che rimane tuttavia, a suo giudizio, fortemente dominata da figure maschili (v. anche Abir- ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] pubblicato poi in Holzwege (1950), e con la sua critica complessiva dell'umanismo come compimento della metafisica. Ma l applicazione nel concreto momento dell'interpretazione, per esempio nel giudiziodel tribunale" (Gadamer 1960; trad. it. 1990⁷, p ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] a Mosca, in condizioni di vita oscure e marginali. Quale che sia il giudizio di merito che se ne voglia dare, una considerazione s'impone al di Manoscritii economico-filosofici e, soprattutto, la Criticadel diritto statuale hegeliano (cui Della Volpe ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] cui opera (fondata anche su una profonda analisi criticadel pensiero di Saussure e di L.Wittgenstein) fonde λπγοϚ ἀποφαντιϰπϚ e di λεϰτπν e si richiamano a un ἀξίωμα, "giudizio", espresso da una frase che possa essere considerata vera o falsa). ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] circuito filosofico tramite la rilettura esegetico-criticadel pensiero saussuriano avvenuta negli anni Cinquanta-Sessanta del 20° sec. (R. Godel, è necessario che la minoranza sia coesa e che i giudizi non siano ambigui.
La c. all'interno dei gruppi ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] circuito filosofico tramite la rilettura esegetico-criticadel pensiero saussuriano avvenuta negli anni Cinquanta-Sessanta del 20° sec. (R. Godel, è necessario che la minoranza sia coesa e che i giudizi non siano ambigui.
La c. all'interno dei gruppi ...
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GENTILE, Giovanni (XVI, p. 580)
Gaetano De Sanctis.
Il sistema filosofico dell'attualismo, costruito dal G. soprattutto nel ventennio fra il 1911 e il 1931, non è stato nei suoi scritti filosofici posteriori [...] docente universitario oltreché come direttore, dal 1920, del Giornale critico della filosofia italiana, non gli impedì di Questa decisione, intorno alla quale non spetta a noi dare giudizio, gli fu fatale. Condannato a morte da una cellula ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...