fato
Nozione solitamente definita in correlazione o in contrapposizione a quelle di provvidenza, destino, libertà, determinismo; tuttavia, il precisarsi del concetto di f. come preordinamento irrevocabile [...] , Pars posterior, 1737; §§ 528; 709). Kant, nella sezione dedicata ai postulati del pensiero empirico in generale dellaCriticadellaragionpura (Analitica trascendentale, lib. II, cap. II, sez. III) riconosce le proposizioni «nulla avviene per un ...
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analogia
Dal gr. ἀναλογία, der. da ἀναλογίζομαι «calcolare proporzionalmente». È possibile individuare due significati fondamentali del termine che sono stati declinati in vari modi nelle diverse discipline: [...] che costituisce uno strumento fondamentale per estendere la conoscenza dei fenomeni naturali (per es., Criticadellaragionpura, Analitica dei principi, III, 3; Critica del giudizio 90). Nell’Ottocento l’a. è stata generalmente ridotta all’induzione ...
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Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, incondizionato. Si oppone quindi propriamente a «condizionato», «dipendente», ma non a «relativo», giacché esso non esclude la relazione per la quale un [...] tedesco posteriore a Kant – e anzi in aperta polemica con le conclusioni scettiche della terza parte dellaCriticadellaragionpura (➔), la Dialettica trascendentale, riguardo alla possibilità di conoscere l’assoluto La speculazione intorno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento in Francia la reazione al positivismo si esprime [...] , che anziché riferirsi come Boutroux alla tradizione biraniana e pascaliana offre una rilettura dellaCriticadellaragionpura e dellaCritica del giudizio di Kant distinguendo nella natura una realtà astratta fondata sulle leggi necessarie ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte dellaCriticadellaragionpura [...] non sono esenti da corruzione. In secondo luogo, Aristotele critica l’idea stessa di anima del mondo, che Platone formano senza il concorso di un disegno intelligente, ma a causa dell’incontro fortuito degli atomi, il moto dei quali non necessita ...
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immaginazione
Nella psicologia aristotelica, facoltà di produrre immagini sensibili (φαντάσματα). Connessa ai sensi ma non limitata o condizionata da essi, distinta dall’intelletto e dall’opinione, l’i. [...] associazione». La prima è a priori, la seconda no. La 1ª ed. dellaCriticadellaragionpura (➔) (1781) poneva l’i. accanto a sensibilità e intelletto come una delle «tre fonti soggettive di conoscenza su cui si fonda la possibilità di una esperienza ...
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Termine che indica, se usato in senso generico, la coscienza che l’io ha di sé stesso. In senso proprio, relativamente cioè al contesto del linguaggio idealistico in cui il termine ha trovato la più larga [...] gira a vuoto, dando origine a una conoscenza – quella prodotta dalle idee dellaragione, esaminate nella terza parte dellaCriticadellaragionpura (➔), la Dialettica trascendentale – puramente illusoria. Una ben diversa posizione assume invece il ...
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a priori/a posteriori
Coppia di termini con cui è stato designato un rapporto di precedenza logica tra gli elementi della conoscenza.
Significato gnoseologico e metafisico
Nel pensiero antico e medievale [...] spirito».
La trattazione di Kant
Ricollegandosi alle discussioni moderne, Kant pone a capo dellaCriticadellaragionpura (➔) (1781) la questione della possibilità di conoscenze a priori, articolandola secondo la distinzione tra giudizi analitici e ...
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Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] Kant. Dal punto di vista conoscitivo il concetto di a. riveste grande importanza nella Criticadellaragionpura (➔) di Kant, ed è alla base della fondamentale distinzione fra intuizioni e concetti: diversamente dai concetti, che riposano su funzioni ...
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evidenza
Nel pensiero antico, caratteristica specifica della scienza in opposizione all’opinione. Il termine gr. ἐνάργεια («evidenza») indica chiarezza, vividezza e nella sua accezione più specificamente [...] sintetici a priori, resi possibili da quell’unità sintetica che è soggettiva e condizione di possibilità dell’oggettività dell’esperienza (Criticadellaragionpura, 1781, A 125). Il tentativo di eliminare, tanto dalla logica formale quanto da quella ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
criticismo
s. m. [der. di critica, sul modello del ted. Kriticismus (da cui anche l’ingl. criticism e il fr. criticisme)]. – Dottrina filosofica che indaga le strutture, i limiti, la validità dell’attività conoscitiva; più propriam., la dottrina...