Prima parte della Dottrina trascendentale degli elementi, che insieme alla Dottrina trascendentale del metodo forma l’opera maggiore di Kant, la Criticadellaragionpura (➔) (1781, 2a ed. 1787). Secondo [...] uso, peraltro, si atterrà in seguito lo stesso Kant nella Critica del giudizio (➔) (1790). Tale indagine è detta poi « essere spiegata unicamente in base alla natura di intuizione puradello spazio e del tempo; sul piano ontologico, che ...
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Nel significato di attività rivolta alla realizzazione permanente di uno scopo, il termine corrisponde alla parola greca ἔργον, utilizzata da Platone per designare l’operazione propria di una cosa («ciò [...] di sintesi intellettuale, alla nozione di f. compresa come «l’unità dell’operazione che ordina le diverse rappresentazioni sotto una rappresentazione comune» (Criticadellaragionpura, 1781, Analitica trascendentale, cap. I, sez. I). Si deve a Frege ...
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riflessione
Dal lat. tardo reflexio, propr. «ripiegamento». Operazione con cui l’intelletto, in possesso di un contenuto qualsiasi, ottiene conoscenza di sé e delle proprie funzioni. Il termine acquista [...] . Distaccandosi parzialmente da questa tradizione, sarà Kant a proporre (Criticadellaragionpura, 1781, B 316-346) una nuova concezione della r., definendola come «la coscienza della relazione tra le rappresentazioni date e le nostre varie fonti di ...
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analisi/sintesi
Risoluzione di un complesso negli elementi semplici che lo compongono. Nella logica aristotelica, in senso generale, l’a. sta a indicare quel procedimento mediante il quale si scompone [...] divisione ma la suddivisione del composto dato» (De mundi sensibilis atque intelligibilis forma et principiis, 1770). Nella Criticadellaragionpura (➔) (1781) la s. è costituita per Kant dall’unificazione che l’intelletto opera, attraverso i suoi ...
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dogmatismo
Atteggiamento del pensiero rispetto alla verità analogo a quello del credente rispetto al dogma: l’accettazione di un principio o di una proposizione è determinata dal riconoscimento di un’autorità [...] alla leggera di cose di cui non si comprende nulla e di cui nessuno al mondo intenderà mai nulla» (Criticadellaragionpura, prefaz. alla 2a ed.). Con Fichte ed Hegel il d. assume nuovi significati: per Fichte esso coincide con l’atteggiamento ...
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Concezione che considera l’uomo in possesso fin dalla nascita di determinate conoscenze, anteriori quindi all’esperienza. A questo signifi- cato se ne affianca talvolta un altro, che rinvia all’esistenza [...] ancora in Leibniz con quella classica, ma diverrà sempre più l’unica forma di i. dopo l’analisi delle condizioni trascendentali della conoscenza compiuta da Kant nella Criticadellaragionpura. In Kant possono essere considerate innate nella mente ...
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In senso generale, errore o incertezza che risulta dall’uso di termini equivoci. In questa accezione il termine viene usato da Aristotele (Elenchi sofistici, cap. 4) per segnalare specificamente l’ambiguità [...] da Kant nella appendice alla seconda parte dellaCriticadellaragionpura (➔), l’Analitica, che reca come titolo Dell’anfibolia dei concetti della riflessione, a causa dello scambio dell’uso empirico dell’intelletto con l’uso trascendentale. La ...
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Espressione con la quale Kant intende riferirsi alla realtà così come essa è in sé, indipendentemente non solo dallo stato attuale delle conoscenze, ma anche da ogni possibile conoscenza. È una tesi fondamentale [...] idealismo difeso da Kant nella Criticadellaragionpura (1781) – e da lui denominato trascendentale, formale o critico – che spazio e tempo sono forme a priori della sensibilità: non, cioè, proprietà delle cose in sé stesse, ma modalità del rapporto ...
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L’espressione rivoluzione copernicana allude sia al titolo del libro di Copernico, De revolutionibus orbium caelestium libri VI (1543), sia al contenuto dell’opera. Fino a Copernico rivoluzione era solo [...] », analogamente io vorrei muovere «dall’ipotesi che siano gli oggetti a doversi regolare sulla nostra conoscenza» (Criticadellaragionpura, B XVI). Il riferimento a Copernico è ripetuto e precisato in una nota successiva, nella quale Kant ...
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paralogismo
Dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-» (prefisso che indica sia affinità, somiglianza, sia alterazione) e λογισμός «ragionamento». Termine filosofico che denota [...] cui cade la ragione quando supera i confini dell’esperienza e si addentra nelle contraddizioni della dialettica. In partic. Kant nella Dialettica trascendentale dellaCriticadellaragionpura (➔) esamina i quattro «p. della psicologia razionale», e ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
criticismo
s. m. [der. di critica, sul modello del ted. Kriticismus (da cui anche l’ingl. criticism e il fr. criticisme)]. – Dottrina filosofica che indaga le strutture, i limiti, la validità dell’attività conoscitiva; più propriam., la dottrina...