Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] nello stesso tempo la sua assimilazione alla tradizione letteraria e teatrale costituirono, durante gli anni Dieci, degli autori, e la politica autoriale fu vincente non solo presso la critica e i festival, ma anche per la formazione di un nuovo ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] le cose cambieranno. Il rapporto resterà lo stesso: uno scheletro letterario più illustrazioni cinematografiche. Tali sono, senza eccezione, tutti i l'idea di una ricezione distanziata e critica.Il progetto politico vertoviano prevedeva uno spettatore ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] né il controllo dello sviluppo drammatico, una maestria che colpì la critica e gli addetti ai lavori, data la giovane età e la C.E. Gadda, uno dei pochi esempi di autentico sperimentalismo letterario di quegli anni. Il G. e i suoi sceneggiatori (E ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] situazione ebbe forte eco oltre che nella produzione letteraria e teatrale, anche in quella cinematografica. Il quartiere alla periferia di Tel Aviv. Ma il primo film critico in maniera esplicita nei confronti dell'istituzione del servizio militare ...
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ABBA, Marta
Alessandro Tinterri
Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Formazione ed esordi
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò [...] pirandelliano, che accontentò il pubblico, ma scontentò la critica. Il 18 febbraio 1930 al Filodrammatici di Milano diede epistolari, non dato dalla scontata differenza di qualità letteraria, ma proprio dalla presenza di due diversi 'discorsi ...
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FERRERI, Marco
Michele Canosa
Marco Ferreri, registrato all’anagrafe con il prenome Marcantonio, nacque a Milano l'11 maggio 1928, da Michelangelo e Carolina Vismara, originari della provincia milanese [...] qui fece il suo ingresso nel mondo del cinema, prima come produttore, critico e attore, e successivamente come regista. Poco più che ventenne, fu gli risultò congeniale in particolare quella letteraria (da Francisco de Quevedo alla 'Generazione ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] nel senso di un'attenzione non ideologica e non letteraria per interni borghesi, squarci di vita sociale e e che però andò incontro a un insuccesso totale di pubblico e di critica.
Solo alla fine degli anni Venti emerse un nuovo filone di argomento ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] pubblicato nel 1882, la componente storica e quella letteraria si trasfigurano nel linguaggio visivo, mentre vicende e camino hacia la luz, La Habana 2000.
J.A. García Borrero, Guía crítica del cine cubano de ficción, La Habana 2001.
P.A. Paranaguá, ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] di un narratore sia in quella di un critico, non meno che nell'attività di cooperazione nel segno del film possono essere interpretate varie fasi della s. letteraria novecentesca. Innanzi tutto va citata la grande stagione del romanzo statunitense ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] di Federico García Lorca, edito per la Collana letteraria della Fonit Cetra, consentì all’attore di , Bologna 2007, pp. 72-73.
In attesa di uno studio critico esaustivo, che metta ordine nel ricco corpus di recensioni agli spettacoli interpretati ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...