Filologo ed esegeta inglese (Shap, Westmoreland, 1645 - Oxford 1707). Dottore in teologia, nel 1681 era rettore di Blechingdon e cappellano reale. Direttore del St. Edmund's Hall di Oxford (1684), divise [...] M. quel suo testo doveva essere solo un gradino nel processo critico di ricerca del testo autentico: e non solo con la valore, quale è tratteggiato negli importanti Prolegomena, egli poneva i presupposti metodici della moderna criticatestuale. ...
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Filologo, paleografo (Southampton 1872 - South Pasadena, California, 1946). Prof. di teologia a Leida (1904-14), poi di storia (1932-38) alla Harvard University. Hanno particolarmente valore i suoi studî [...] di criticatestuale sul Nuovo Testamento che contribuirono soprattutto a isolare e definire il cosiddetto "testo di Cesarea": Codex I of the Gospels and its allies (1902); The earlier epistles of St. Paul (1911); The codex sinaiticus (1911-22); The ...
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Filologo norvegese (Larvik 1833 - Tønset 1907), professore di linguistica comparata indoeuropea e di antico nordico all'università di Cristiania. Fondamentali le sue ricerche sull'origine classica e cristiana [...] manoscritta); le raccolte di iscrizioni runiche norvegesi: Norges indskrifter med de aeldre runer ("Le iscrizioni norvegesi in rune seriori", 1891 segg.); nonché innumerevoli contributi di criticatestuale, di storia, di metrica, di linguistica. ...
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Supposizione, giudizio fondato su indizi o apparenze probabili.
Linguistica
Nella criticatestuale, ricostruzione ipotetica della lezione originaria, là dove la tradizione, manoscritta o a stampa, non [...] suggerisce un testo accettabile; anche, la parola o le frasi in cui tale ipotesi si concreta.
Matematica
Proposizione dimostrata vera in taluni casi, della quale non si sia riusciti a dimostrare la falsità ...
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Filologo classico tedesco (Francoforte sul Meno 1880 - Oxford 1964); prof. all'univ. di Berlino (1920), di Königsberg (1930-34), dal 1934 a Oxford. Oltre a numerosi studî in varie riviste ha scritto: Griechische [...] anche edizioni di poeti bizantini, di Apollonio Discolo e, in collab. con C. A. Trypanis, di Romano il Melode. La criticatestuale di M. è ispirata a criterî di rigida sistematicità; numerosi suoi interventi sul testo (in particolare di Pindaro e di ...
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Filologo classico tedesco (Gumbinnen, Prussia Or., 1887 - Colonia 1979), prof. nelle univ. di Gottinga, Greifswald, Basilea, Colonia (1925-57). Dal 1969 socio straniero dei Lincei. Ha studiato con sicurezza [...] di gusto gli originali attici di Plauto (Plautinisches und Attisches, 1931) e ha condotto varî studî di criticatestuale su Terenzio, Cesare, Giovenale e specialmente su Platone (Der Platontext, 1942), nonché sul Catalogo delle navi omerico (Der ...
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Filologo francese (n. Roma 1910 - m. 1994); dal 1958 professore alla Sorbona. Si è occupato prevalentemente della letteratura italiana dalle origini al Cinquecento, di storia della lingua e di critica [...] testuale (Tragédie italienne et tragédie française au XVIe siècle, 1937 e 1962; Jean de la Taille et la règle des unités, 1940; Sur l'oscillation syllabique dans la poésie italienne du XIIe siècle, 1951; Recherches sur Guittone d'Arezzo, 1966). Con G ...
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Storico e uomo politico ungherese (Budapest 1885 - Vác 1953). Dal 1925 ordinario di storia ungherese all'univ. di Budapest. Fu ministro dell'Istruzione (1932-42). Per aver appoggiato il colpo di stato [...] la sua scuola, operò un'ampia revisione della storia ungherese in base ai principî della Geistesgeschichte. Fondamentale è la sua Magyar Történet ("La storia ungherese", 1928-34). Importanti anche i suoi studî di criticatestuale e di numismatica. ...
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Storico e filologo (Ashfield 1865 - Londra 1933), benedettino. Convertito al cattolicesimo dall'anglicanesimo (1890), entrò nella Congregazione benedettina di Beuron a Maredsous (1892) e di qui passò poi [...] -33). Membro della pontificia commissione per la revisione della Volgata (1913), si distinse specialmente nel campo della criticatestuale biblica. Notevole, tra i varî suoi studî, quello sulla questione sinottica (Matthew, Mark and Luke, 1937), in ...
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Si dice di segno grafico che conferisce un significato speciale ai segni grafici abituali. I segni d. erano già usati nella criticatestuale omerica per mettere in rilievo interpolazioni e altro: la filologia [...] moderna li usa per indicare correzioni, lettere di lettura incerta ecc. Nelle trascrizioni fonetiche, i segni d. servono a indicare articolazioni differenti da quelle che possono essere indicate dalle ...
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testuale
testüale agg. [der. di testo3]. – 1. Del testo, che riguarda il testo: esposizione t.; soprattutto nel senso filologico: critica t.; esame, indagine t.; problemi t.; linguistica t., settore della linguistica che studia le strutture...
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...