Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] paralisi sociale si rispecchia sia nella proliferazione di generi cinematografici di evasione, come la commedia sentimentale e il avrebbe rappresentato un punto di riferimento per i critici riunitisi intorno alla rivista "Filmkritik". Nel 1960 portò ...
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Sinatra, Frank (propr. Francis Albert)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915 e morto a Los Angeles il 14 maggio [...] Comden e Adolph Green, che fu esaltato dai critici, soprattutto per il plot particolarmente elaborato. Pur .Gli anni Sessanta iniziarono all'insegna di Porter: la trasposizione cinematografica di un suo musical, Can-can (1960) di Walter Lang ...
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Medvedkin, Aleksandr Ivanovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a Penza l'8 marzo 1900 e morto a Mosca il 21 febbraio 1989. Figura di cineasta originale e non allineato ai dogmi [...] ). Dal 1927 al 1929 lavorò per il Reparto cinematografico militare, presso il quale realizzò alcuni brevi film train en marche), l'opera di M. suscitò un nuovo interesse critico in Europa occidentale. I suoi ultimi lavori, come Pravda i nepravda ...
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Schygulla, Hanna
Lorenzo Dorelli
Attrice cinematografica, teatrale e televisiva tedesca, nata a Katowice (Polonia) il 25 dicembre 1943. Tra le figure più rappresentative dello Junger Deutscher Film, [...] cinema di Rainer Werner Fassbinder, impegnato nella rilettura critica di forme e generi del cinema popolare e come The petrified garden, dove interviene proprio in quanto icona cinematografica, rappresentando in un certo senso sé stessa. Negli anni ...
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Has, Wojciech Jerzy
Silvana Silvestri
Regista cinematografico polacco, nato a Cracovia il 1° aprile 1925 e morto a Łódź il 3 ottobre 2000. Esponente della 'scuola polacca', caratterizzata dall'interesse [...] Filmowym (Istituto di cinematografia). Nel 1946 fu aiuto regista presso gli studi cinematografici di Łódź; quindi lavorò La separazione), dal racconto di J. Żlyńska, premiato dai critici polacchi, è una 'commedia dei sentimenti' su una donna ...
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Comolli, Jean-Louis
Luca Mazzei
Criticocinematografico, teorico del cinema e regista francese, nato ad Algeri il 30 agosto 1941. Dal 1962 al 1978 è stato uno dei più importanti e attivi redattori della [...] che C. e gli altri critici dei "Cahiers du cinéma" definirono il Nouveau cinéma, ovvero un fronte di rinnovamento che i redattori della rivista avvertirono come emergente e comune a un po' tutto il panorama cinematografico mondiale, dall'Europa all ...
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Kast, Pierre
Monica Cardarilli
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 settembre 1920 e morto a Roma il 20 ottobre 1984. Aderendo ai canoni della Nouvelle vague, K. affiancò all'attività [...] e libertini francesi.
Dopo aver frequentato per qualche anno la facoltà di Lettere, si dedicò completamente alla criticacinematografica collaborando con le più importanti riviste specializzate francesi del periodo: "Action", "La revue du cinéma", "L ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...