Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] degli acidi nucleici; tale compito non sarebbe mai stato portato a termine senza la spettrofotometria nell'ultravioletto e la cromatografia su carta. Preparammo campioni di DNA e di RNA estratti da un gran numero di tipi diversi di cellule ...
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Fullereni
GGianfranco Scorrano
di Gianfranco Scorrano
Fullereni
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il fullerene. 3. Derivati dei fullereni: a) addotti covalenti esoedrici; b) fullereni endoedrici; c) eterofullereni. [...] nel rapporto 72 mg/g di silice). Questo tipo di gel di silice modificato può essere usato per preparare colonne cromatografiche atte a separare vari composti. Come esempio, nella fig. 11 è riportata la separazione delle ciclodestrine alfa, beta e ...
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Composti chimici naturali
Cesare Casagrande
Carlo Scolastico
La chimica organica ha avuto un ruolo essenziale per lo sviluppo moderno della farmacologia e della terapeutica. Nei primi anni dell'Ottocento, [...] da approcci precedenti dei due studiosi, ha richiesto 39 passaggi, 26 dei quali in sequenza lineare, e un buon numero di purificazioni cromatografiche. Lo schema è fondato (Tav. IV D) sulla sintesi di tre sezioni, C1-C6, C9-C14 e C15-C21, derivate da ...
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Chimica bioinorganica
Claudio Luchinat
SOMMARIO: 1. Premesse storiche. 2. La chimica inorganica della vita. 3. I metalli negli esseri viventi. 4. Metalloproteine. 5. Metalloenzimi. 6. Metalli e acidi [...] lato il progresso nei prodotti e nei materiali usati per le purificazioni biochimiche (si pensi soprattutto alle resine per cromatografia), e dall'altro lo sviluppo delle tecniche di ingegneria genetica e, in generale, delle biotecnologie.
La chimica ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] loro recettori. I recettori possono essere fissati su apposite superfici producendo così supporti d'affinità per applicazioni cromatografiche; soluzioni di library peptidiche (per esempio, esposte sulla superficie di fagi) possono essere applicate a ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] dei raggi X, diffrazione degli elettroni); la messa a punto di altre tecniche, come l'elettroforesi di Arne Tiselius, la cromatografia di Archer J.P. Martin e Richard L.M. Synge nel 1941, e l'ultracentrifugazione di Theodor Svedberg nel 1937 ...
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RADICALI LIBERI
John M. C. Gutteridge e Francesco Minisci
Biologia e patologia di John M. C. Gutteridge
Sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni di storia e di chimica dell'ossigeno: a) l'ossigeno e i suoi [...] , i prodotti idrossilati derivati dall'attacco dell'•OH sugli anelli benzenici possono essere separati mediante tecniche cromatografiche (HPLC o GLC), quantificati e distinti dai prodotti formati da sistemi enzimatici di idrossilazione. La prova ...
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Vita, origine della
CCyril Ponnamperuma
di Cyril Ponnamperuma
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) le basi scientifiche; b) l'evoluzione chimica. □ 2. Concetti e teorie prima del nostro secolo: a) generazione [...] gli uni agli altri. Per l'identificazione di un composto può non esser sufficiente la posizione che occupa su una carta cromatografica, o il tempo di ritenzione, o il tempo di eluizione su una colonna a scambio ionico; in alcuni casi si possono ...
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cromatografia
cromatografìa s. f. [comp. di cromato- e -grafia, perché si manifesta attraverso colorazioni varie]. – Metodo fisico di separazione dei componenti di una miscela, a scopo analitico e talora preparativo, che sfrutta la diversa...
cromatografico
cromatogràfico agg. [der. di cromatografia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cromatografia: procedimento c.; operazione cromatografica.