Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] p. 367). Della benevolenza verso i Romani, giocata anche sui toni della demagogia, parla - tra gli altri - il cronista municipale Stefano Infessura. Alla volontà di conquistare il favore del popolo romano è stata generalmente ricondotta la decisione ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] un atto di «dissonanza creativa» – come si sosteneva su «Il Regno»61, di un «gesto di maturità», come riteneva il cronista di «Testimonianze»62, o di un estremo tentativo di sintesi nell’obbedienza – resta il fatto che l’appello alla pax ecclesiale ...
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Francesco Rutelli
Giubileo e Roma
Che da l'un lato tutti hanno la fronte…
e vanno a Santo Pietro
Roma e il Grande Giubileo del 2000
di Francesco Rutelli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
Come è avvenuto [...] anno del Giubileo osterie milleventidue che tengono insegna fuori. E senza insegna anche un gran numero in più". Un altro cronista del tempo, Paolo del Mastro, riferisce che le osterie e le taverne erano fra le attività più redditizie per i romani ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Ignazio
Umberto Coldagelli
Secondo figlio maschio di Gaetano, principe di Piombino e duca di Sora, e di Laura Chigi, nacque in Roma l'8 giugno 1743. La sua condizione di cadetto [...] come in tutti gli altri episodi di riformismo settecentesco, fu decisiva. In questo senso il giudizio dell'anonimo cronista bolognese sul B. può essere accolto nella valutazione storica, al di là delle sue specifiche motivazioni: "Sarebbe stato ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] parte la leggenda nera del "secolo di ferro". Al centro di questa leggenda, alla cui formazione contribuì largamente il cronista coevo Liutprando di Cremona e che sarebbe stata portata alle estreme conseguenze, agli inizi del sec. XVII, per ragioni ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] del movimento. All’inizio del XV secolo il Pietro Waldensis del Liber in area germanofona è addirittura identificato dal cronista bernese Konrad Junstiger (1420 circa, ma probabilmente in riferimento a un processo del 1399) con il socius di Silvestro ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] due Gesuiti, il trentino Francesco Eusebio Chini, alias padre Kino, l’evangelizzatore della Pimería alta, e il cronista missionario Giovanni Maria Salvaterra, fondatore della prima missione di Loreto. Proprio con l’espulsione dei Gesuiti era iniziata ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] . XI, sec. IX), provvede a darle una collocazione precisa, destinata ad affermarsi, fu, verso il 1277, il cronista domenicano Martino Polono, nella sua diffusissima Chronica de Romanis pontificibus et imperatoribus. Martino, o la fonte cui attingeva ...
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cronista
s. m. e f. [der. di cronaca, con la terminazione -ista aggiunta direttamente alla forma fondamentale, cioè al gr. χρόνος «tempo»] (pl. m. -i). – 1. Autore di una cronaca storico-letteraria: i c. del Trecento. 2. Redattore della cronaca...
cronistico
cronìstico agg. [der. di cronista] (pl. m. -ci). – Di cronaca, che si svolge come una cronaca (meno com. di cronachistico): il dramma ha un andamento cronistico.