Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] di animali in cui l’ibridazione e la poliploidia hanno sostenuto un ruolo importante nell’e. (platelminti, anellidi, crostacei, insetti, alcuni vertebrati); in questi casi però vi è presenza anche di ermafroditismo o di partenogenesi.
Botanica
Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Montalenti
Giovanni Chieffi
Giuseppe Montalenti è stato uno degli eredi più rappresentativi della tradizione naturalistica italiana, sviluppando grandi interessi che spaziano dalla zoologia [...] Uova, larve e stadi giovanili di Teleostei (1937), rivelandosi un profondo conoscitore di gruppi zoologici come pesci e crostacei. Le famiglie oggetto di studio comprendono le Maenidae, le Mullidae, le Sciaenidae, le Cepolidae.
Esemplare è l’insieme ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] che furono date alle stampe solo dopo la sua morte: il D'Amboinsche Rariteitkamer (1705), diviso in tre libri (dedicati ai crostacei, ai molluschi e ai metalli, minerali, gemme e curiosità), e i sette volumi del Het Amboinsche Kruid-boek (Erbario di ...
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RECETTORI
Francesco Ghiretti
Una delle proprietà generali degli organismi viventi unicellulari e pluricellulari è l'"irritabilità'', cioè la capacità di recepire le brusche variazioni chimiche e fisiche [...] pipistrelli, r. della linea laterale nei pesci per il controllo del movimento nell'acqua, i r. di stiramento nei Crostacei, r. rivelatori del piano di polarizzazione della luce nelle api, e inoltre r. igroscopici, r. rivelatori di raggi infrarossi ...
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Affossamento terrestre di una certa estensione, nel quale le acque permangono.
Geografia fisica e sedimentologia
I l. si possono presentare di forma e dimensione molto variabili, come variabili sono anche [...] ambienti con scarsissima concentrazione di ossigeno disciolto. Molto abbondanti nel benthos profondo gli Oligocheti, i Molluschi, i Crostacei Ostracodi e Copepodi, i Turbellari.
Il popolamento ittico varia nelle tre zone strutturali e a seconda della ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] sempre più rigorosamente fino a giungere al seguente dettaglio: Infusorî, Polipi, Radiati, Vermi, Insetti, Aracnidi, Crostacei, Anellidi, Cirripedi, Molluschi. La sua monumentale Histoire naturelle des animaux sans vertèbres (7 voll., 1815-22 ...
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Era geologica, compresa fra Paleozoico e Cenozoico, quindi all’incirca tra 250 e 65 milioni di anni fa. Si divide in tre grandi periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo.
Il limite inferiore dell’era in [...] litografici del bacino Giurassico di Solenhofen (Germania) hanno restituito fossili meravigliosamente conservati tra cui Echinodermi, Crostacei, Insetti, Pterosauri e il famoso uccello-rettile Archaeopteryx. L’Africa venne spinta verso est rispetto ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] inoltre gli animali a simmetria bilaterale da quelli a simmetria radiale e infine raggruppò millepiedi, ragni, insetti e crostacei sotto la denominazione di artropodi (Siebold 1845-48). Rudolf Leuckart (1822-1898) riconobbe invece che il tipo di ...
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L'e. è la scienza del comportamento animale. Si è sviluppata particolarmente dopo la seconda guerra mondiale secondo due linee distinte, rappresentate dalla scuola americana o comportamentista (behaviorista), [...] : le formiche sono fototattiche positive quando escono dal nido e negative durante il ritorno; le larve dei balani (Crostacei) sono dapprima fotopositive, cioè nuotano verso l'alto, ma al momento dell'insediamento sul fondo diventano fotonegative ...
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LAGUNA
Paolo Fabbri
Ireneo Ferrari
(XX, p. 382)
Negli ultimi cinquant'anni gli studi sulle l. sono stati stimolati in primo luogo dal fatto che gli ambienti lagunari furono teatro di importanti operazioni [...] Acartia (fig. 2) e meroplancton, che è costituito dagli stadi larvali di forme bentoniche, principalmente policheti, molluschi e crostacei. Le correnti di marea attuano un continuo trasferimento di biomassa planctonica tra le l. e il mare. C'è ...
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crostacei
crostàcei s. m. pl. [lat. scient. Crustacea, der. del lat. crusta «crosta»]. – 1. Classe di artropodi che comprende forme in gran maggioranza acquatiche, marine o d’acqua dolce (dai noti granchi, gamberi, aragoste, ai più specializzati...
granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...