Pittore (Žlunice, Boemia, 1885 - Praga 1946). Studiò all'Accademia di Praga; elaborò le esperienze del fauvismo, espressionismo e cubismo in uno stile personale caratterizzato da costanti riferimenti all'arte [...] popolare (Le peonie, 1931, Praga, Národní galerie) ...
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Pittore (La Plata 1892 - Parigi 1971). Vissuto in Europa dal 1913 al 1924, guardò al futurismo e al cubismo, in particolare alla lezione di J. Gris, che assorbì in modi fortemente personali (Bicchiere [...] verderame, 1934, New York, Museum of modern art). Nel 1923 espose a Berlino, presso la galleria Der Sturm. Tornato in Argentina, fu al centro di un vivace movimento di rinnovamento delle arti. Direttore ...
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Scultore lituano naturalizzato francese (Druskininkai, Lituania, 1891 - Capri 1973). Studiò a Parigi, dove fece propri i principi del cubismo e sviluppò innovativi esperimenti sulle forme astratte; succesivamente [...] il suo stile assunse toni più dinamici, manifestando tendenze surrealiste.
Vita
Dopo aver studiato ingegneria a Vilnius, nel 1909 si trasferì a Parigi dove, attraverso la frequentazione dell'École des ...
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Pittore, nato a Firenze il 16 ottobre 1900. Autodidatta. Dopo avere aderito al futurismo e al cubismo (1917-1919), il C. si formò uno stile in cui l'azione corrosiva e allucinante della luce trasfigurava [...] violentemente la forma, ed esasperando in toni pieni e contrastati il colore suscitava un raro effetto drammatico. Il ritratto di Liung-Juk gli valse il Premio Ussi (1924) e improvvisa notorietà. Del medesimo ...
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Pittore (Njutanger, Hälsingland, 1879 - Bali 1922). Studiò a Stoccolma, poi a Parigi (1910-18), dove risentì degli influssi del cubismo. Eseguì vaste pitture decorative per una chiesa di Göteborg; le sue [...] opere sono conservate nei musei di Hudiskvall, Stoccolma, ecc ...
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Pittore francese (Hesdin 1881 - Parigi 1946). Dopo un periodo passato in Bretagna a dipingere paesaggi (1908-09), si accostò al cubismo, pur senza staccarsi del tutto dagli aspetti del reale (Ritratto [...] di P. J. Jouve, 1909, Parigi, Musée d'art moderne); operò poi in Olanda, dove fu attratto dalla pittura di Rembrandt. Tornato a Parigi nel 1920, continuò a dipingere accentuando le tendenze espressioniste ...
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Pittore cèco (n. Lišice u Chlumce 1883 - m. 1979). Ha studiato a Praga e a Parigi, accostandosi dapprima agli schemi del cubismo e ripiegando poi verso modi realistici. ...
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Pittore francese (Nantes 1877 - Pénestin, Morbihan, 1943). Influenzato dapprima da Henri de Toulouse-Lautrec, seguì poi da vicino lo sviluppo del cubismo. Ma soprattutto interessante è la sua opera di [...] incisione (Suzanne et le Pacifique di J. Giraudoux, 1926; Contrerimes di P.-J. Toulet, 1929; Vie des abeilles di Maeterlinck, 1930, ecc.) ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] e a rafforzare l'identità tra quel modo di conoscere la realtà che è l'a. e la realtà stessa.
Ciò avviene, nel cubismo, con il collage e il papier collé, esperiti intorno al 1912 da Picasso (che incorpora a un suo dipinto, intitolato Natura morta con ...
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Pittore russo (Vinnica 1889 - Leningrado 1970), ebreo, nelle incisioni cercò di creare uno stile decorativo ebraico, nei ritratti (celebre quello di A. Achmatova) risentì del cubismo. ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...