Scultore lituano naturalizzato francese (Druskininkai, Lituania, 1891 - Capri 1973). Studiò a Parigi, dove fece propri i principi del cubismo e sviluppò innovativi esperimenti sulle forme astratte; succesivamente [...] J. Gris e la scoperta dell'arte primitiva lo portarono gradualmente a una stilizzazione formale, a un'adesione alla poetica cubista (Marinaio con chitarra, 1914, Parigi, Musée national d'art moderne), che ebbe gli esiti più interessanti nella ricerca ...
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PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] palazzo Serbelloni, gli affidò le scene per lo spettacolo Il cammino di Beniamino Joppolo diretto da Giorgio Strehler. D’impianto cubista era invece la natura morta inviata nel 1942 al IV Premio Bergamo, dove Peverelli conobbe Renato Guttuso, che lo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La stagione provocatoria del movimento dadaista è tanto intensa quanto breve: prende [...] americano, oltre al gallerista Stieglitz, Duchamp e Picabia, è il pittore e fotografo Man Ray. Dopo i primi lavori di matrice cubista realizzati a New York tra il 1910 e il 1915, l’artista statunitense (il cui vero nome era Emmanuel Radnitzki) ha ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] e più ampiamente nella cultura europea tra simbolismo e decadentismo e trovarono stimoli fecondi nella contemporanea ricerca cubista, dalla quale i futuristi, tuttavia, perentoriamente presero le distanze per la fondamentale diversità d’impostazione ...
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. Il termine "espressionismo") sorse per designare quelle tendenze artistiche che sul finire del sec. XIX delinearono una reazione contro l'"impressionismo". L'opposizione infatti è già nei due termini, [...] tali limiti, essa, pur non potendo servire a definire una vera e propria scuola "espressionista" come s'intende del caso cubista o futurista, serve a far capire il legame che esiste tra pittori come Emil Nolde, Ernst Kirchner, Erich Heckel, Franz ...
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KISLING, Moïse
Pittore e incisore, nato il 22 gennaio 1891 a Cracovia. Trasferitosi nel 1910 a Parigi, vi si fece naturalizzare francese, e nel 1915 si arruolò nella legione straniera. Dal 1913 in poi [...] sì da farla assomigliare a un arabesco; gli occhi enormi occupano quasi per intero il viso smunto. Partito dalla stilizzazione cubista, la sua visione delle cose ha ancora qualcosa di deformante, ma s'incammina verso un vigoroso realismo espresso in ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] sistema possibile, e si ribellano in particolare contro il sistema dell’arte. Pur utilizzando l’esperienza delle avanguardie cubista, futurista, espressionista e astrattista, se ne distanziano poi sia per la deliberata avversione a ogni programma sia ...
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MAN RAY
Giovanna Casadei
. Pittore, fotografo, regista, nato a Philadelphia il 27 agosto 1890, e morto a Parigi il 18 novembre 1976. Esponente tra i più significativi del dadaismo americano e dell'avanguardia [...] oggetti caratterizzati sempre da precisi interventi, manipolazioni o assemblages.
Dopo una serie di composizioni d'impronta vagamente cubista, ma su una scala cromatica accesa (1913-14), seguite da opere caratterizzate da forme piatte e disarticolate ...
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SPAZZAPAN, Luigi
Maurizio CALVESI
Pittore, nato il 18 aprile 1889 a Gradisca, morto a Torino il 18 febbraio 1958. Seguì i corsi delle Scuole Reali di Gorizia. Probabilmente al periodo 1911-13 risale [...] , vitalizzato da un'inquieta carica espressionista. talvolta introducendo angolose stilizzazioni, che si rifanno alla sua originaria cultura cubista e futurista. Dopo il 1955, la sua pittura ha subìto una radicale svolta in senso astratto e informale ...
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GUTTUSO, Renato
Corrado MALTESE
Pittore e scrittore d'arte, nato a Bagheria (Palermo) il 2 gennaio 1912. Vive a Roma dal 1937. Si dedicò alla pittura giovanissimo, esponendo alla prima quadriennale [...] uns, denunciante i massacri nazisti in Italia (1944), i temi umani e popolari del G., arricchitisi di nuovi apporti cubisti e astrattisti della più recente pittura europea (l'ultimo Picasso, Fougeron, Gischia, ecc.), si sono venuti oggi componendo in ...
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cubista1
cubista1 s. m. e f. [dal fr. cubiste] (pl. m. -i). – Chi professa il cubismo o ne segue i principî. Anche come agg.: pittore c., e per estens. un quadro c., il movimento cubista.