Scultore (Eurburg, Lituania, 1887 - Bath, Maine, 1966). Di poverissima famiglia ebrea ortodossa emigrata (1891) negli USA, a tredici anni incominciò a lavorare presso una litografia; si dedicò quindi alla [...] pittura. Un viaggio a Parigi (1910) gli fece conoscere le esperienze dei fauves e dei cubisti e, nel 1913 a New York, con la moglie Marguerite Thompson (1887-1968) rappresentò l'avanguardia artistica americana all'Armony Show. Dal 1917 incominciò a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’estate del 1907 Picasso lavora alle Demoiselles d’Avignon; nell’inverno successivo [...] comincia a riflettere su Les demoiselles d’Avignon, un grande quadro di nudo considerato da alcuni studiosi la prima opera cubista della storia. L’intento iniziale di Picasso è di rappresentare uno spaccato di un bordello di Carrer d’Avinyò, nella ...
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Pittore (Mosca 1879 - Parigi 1968). Dopo una prima formazione musicale, frequentò a Mosca l'Accademia di belle arti. Fortemente impressionato dai dipinti di H. Matisse della collezione Ščukin, nel 1908 [...] si recò a Parigi dove, dopo un esordio fauve e i primi contatti con A. P. Archipenko, s'interessò alle ricerche dei cubisti con i quali espose, nel 1911, al Salon des Indépendants. Tra il 1912 e il 1913, dipinse la serie dei Ritmi colorati (New York, ...
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Pittore francese (Parigi 1878 - Baillou, Loire-et-Cher, 1944). Dipinse paesaggi, ritratti, nature morte; trattò il cartellone, la litografia, l'acquaforte, la scultura in legno. Più importante è stata [...] la sua attività come fautore in Belgio di movimenti artistici d'avanguardia; nel 1905 fondò il gruppo Études et pochades, nel 1911 la rivista Le Passant. Fece conoscere in Belgio i fauves e i cubisti. ...
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Pittore statunitense (Philadelphia 1894 - New York 1964). Nel 1910 cominciò a studiare pittura con R. Henri, guida e portavoce dei nuovi realisti. Ma nel 1913, l'Armory Show e poi le mostre di Picasso, [...] tipicamente americani, risulta altamente originale ed espressivo. Con le sue opere, dai primi esperimenti ispirati ai collages cubisti (Lucky Strike, 1921, Whitney Museum, New York), ai murali degli anni Trenta, alle realizzazioni del dopoguerra ...
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Pseudonimo del pittore polacco naturalizzato francese Ludwig Casimir Markus (Varsavia 1883 - Cusset 1941). Stabilitosi a Parigi nel 1903, frequentò l'Académie Julien e fu particolarmente influenzato dal [...] dopo il 1920, una sua particolare sensibilità cromatica. Di grande interesse è anche la sua opera grafica, dai ritratti cubisti di Apollinaire (1912) alle Planches de salut (1931), alle Eaux-fortes théâtrales pour Monsieur Gémier (1933), alla serie ...
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GONČAROVA, Natalija
Corrado MALTESE
Pittrice e scenografa, nata il 7 giugno 1881 presso Mosca, dove frequentò l'Accademia di belle arti ed espose a cominciare dal 1902. Esercitò sulla cultura artistica [...] servirsi delle radiazioni luminose astratte come unico elemento compositivo del quadro. Nel 1914 si recò a Parigi dove, unitasi ai cubisti, fece le scene per alcuni balletti di S. Djagilev (es. Il Gallo d'oro di Rimskii-Korsakov, ecc.). Ha illustrato ...
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Pittore francese (Parigi 1885 - Montpellier 1941). Nella sua ricerca pittorica, riconobbe la necessità di scomporre l'oggetto e nell'esigenza di ricostruirlo si affidò al colore e ai cd. 'contrasti simultanei'.
Vita [...] che determina ritmi e contrasti (serie dedicata Saint-Séverin, iniziata nel 1909). D. espose le sue opere con il gruppo dei cubisti (1911 e 1912), ma egli stesso si ritenne un eretico del movimento: riconobbe la necessità di scomporre l'oggetto e si ...
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Pittore inglese (Lancaster, Penn., 1883 - New York 1935). Dopo aver studiato a Filadelfia completò la sua formazione frequentando, a Parigi, l'Académie Julian e l'Académie Colarossi (1912-14); a New York, [...] serie di tempere con paesaggi architettonici rivela la sua originale assimilazione delle esperienze dell'avanguardia: spunti cubisti, futuristi e dadaisti si combinano con un realismo precisionista (Stairs, Provincetown, 1920, New York, The Museum ...
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Pittore olandese (Purworedio, Giava, 1858 - L'Aia 1928). Studiò ad Amsterdam e a Bruxelles dove aderì al gruppo belga Les Vingt; sotto l'influenza di Maeterlinck e Verhaeren si dedicò a composizioni d'impronta [...] all'inizio legata all'art nouveau, dipinse tra il 1930 e il 1940 varie composizioni, con implicazioni filosofiche e sociali, in uno stile che risente della Neue Sachlichkeit e del surrealismo di S. Dalí. Dopo il 1940 si espresse in modi neo-cubisti. ...
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cubista1
cubista1 s. m. e f. [dal fr. cubiste] (pl. m. -i). – Chi professa il cubismo o ne segue i principî. Anche come agg.: pittore c., e per estens. un quadro c., il movimento cubista.