MIMO
F. Ber.
*
. La voce mimo, mentre genericamente indica l'imitazione (μιμεῖσϑαι, "imitare"), vuol designare in modo specifico quelle forme comiche minori che, nella letteratura d'ogni paese, meno [...] esso ha probabilmente origine religiosa, da quelle stesse feste dionisiache da cui nacquero commedia e tragedia, ma volge ben prima che finisse la seconda guerra punica, insieme con il culto della Magna Mater o Cibele in quelle feste Megalesie, che, ...
Leggi Tutto
SATIRESCO, DRAMMA
Augusto Mancini
. Con Σάτυροι o, tecnicamente, con σαρυρικὸν δρᾶμα gli antichi designarono un componimento drammatico il coro del quale era composto di satiri: ne possediamo due esempî, [...] è da ammettersi, per varie testimonianze, che elementi dionisiaci ed eroici, satireschi e non satireschi, si siano contesi il campo sia in relazione al culto, ciò che mette in valore le tradizioni sul culto degli eroi, sia nelle forme d'arte che gli ...
Leggi Tutto
ORGIASMO (gr. ὀργιασμός, da ὄργιον "opera, azione")
Nicola Turchi
L'orgiasmo è innanzi tutto la celebrazione di qualunque azione sacra; poi la parola è stata in modo particolare riferita alle cerimonie [...] segg.; Apollod., III, 5, 1), servono anche a confermare l'elemento orgiastico del culto di Dioniso: infatti le persone punite o sono prese dal furore dionisiaco (Miniadi, Pretidi, Licurgo) e in questo caso agiscono come baccanti in orgia e praticano ...
Leggi Tutto
ZAGREO (Ζαγρεύς)
È la figura divina il cui mito venne assunto a base di tutta la dottrina soteriologica ed escatologica dell'orfismo.
Divinità originariamente agraria e ctonia, come proverebbero il nome [...] stato identificato con Ade, Z. è di origine cretese, e aveva un culto mistico in Creta, ricordato in un noto frammento (coro) de I Cretesi di VI delle Dionisiache, contiene "tutti gli elementi fondamentali dell'antico sacrificio dionisiaco" (Turchi) ...
Leggi Tutto
TINTINNABULI
Guido Libertini
. Piccoli campanelli di bronzo o di ferro, di dimensioni e di forme varie (quadrangolari, cilindrici, a tronco di cono) ci sono pervenuti dall'antichità.
Essi infatti servivano [...] bagni, ginnasî. Una gran parte sembra che abbiano avuto nel culto, dove col suono del tintinnabulum il nuntius indicava, come spesso in mano a personaggi facenti parte del tiaso dionisiaco.
Il suono del campanello si credette pure che avesse ...
Leggi Tutto
PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] lato settentrionale era occupato dal tempio capitolino (le cui enormi statue di culto erano già note) e da un tempio di Ercole; il lato i conflitti tra Greci e Amazzoni, per i thìasoi dionisiaci popolati da eroti, mentre scene di vita quotidiana, per ...
Leggi Tutto
ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] più recente domina invece nettamente l'inumazione. Dal lato religioso si noterà la preponderanza dei simboli dionisiaci, ma anche pitture di culto egiziano (sepolcro Z) e un Apollo Harpokrates (sepolcro H).
Tanto lo stile dell'architettura a nicchie ...
Leggi Tutto
Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] segnata a dopo il 29 a. C., data dell'editto che regolava il culto in parola nelle comunità asiatiche, e poi, sotto Tiberio, il grande Cammeo con teste di leone) introducono un simbolismo dionisiaco attinente alla rigenerazione dopo la morte, così ...
Leggi Tutto
Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] Taut; da Nietzsche l'idea dell'‛eterno ritorno', il principio ‛dionisiaco' contrapposto nell'arte a quello ‛apollineo', il mito del inconfondibile irrazionalismo della Mitteleuropa. Ci sono il culto cattolico, le nazionalità oppresse, la disperazione ...
Leggi Tutto
Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO (v. vol. VII, p. 695)
D. Martens
B. Blelelli Marchesini
P. Callieri
C. Lo Muzio
G. Kreisel
M. L. Giorgi
(v. vol. VII, p. 695). Egitto. - La documentazione [...] 3 con i tre altari a Dahan-e Gholamān, tutti luoghi di culto a cielo aperto. Per i podi di Pasargade è stato proposto che fossero limitarsi a una lettura generica di immagini di tipo «dionisiaco», l'interpretazione cultuale, che D. Huff estende a ...
Leggi Tutto
dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
leneo
lenèo agg. e s. m. [dal lat. lenaeus, gr. ληναῖος, der. di ληνός «torchio»; nel sign. 2, dal gr. τὸ Λήναιον]. – 1. agg. Nell’antica Grecia, epiteto classico (propr. «dio del torchio») del dio Dioniso. 2. s. m. Recinto del demo attico...