(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus di apparirle in tutto il suo splendore, ma rimase incenerita dalla visione del fulmine di Zeus. D., che era ancora nel grembo materno, fu salvato dal rogo grazie al padre che lo cucì dentro la sua coscia, ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] e perseguite talora con tenacia e crudeltà quali mai lo Stato romano aveva posto in tali iniziative. A differenza del cultodionisiaco, colpito nel 2° sec. a.C. per il suo carattere anarchico, o del giudaismo ribelle degli zeloti, il cristianesimo ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] religiosi a carattere mistico-orgiastico confluiti nel cultodionisiaco e, appunto, nel cosiddetto orfismo. il mito di Orfeo sia l'orfismo presentano elementi indubbiamente dionisiaci. Non bisogna però dimenticare che Apollo e Dioniso nella ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] è preferita la denominazione ΜΑΙΝΑΣ. Al cultodionisiaco prendono parte anche invasati di sesso maschile, ma questa esaltazione è più pronunciata nelle m., specie nell'arte figurativa. Qui non si tratta di una frenesia qualsiasi, neanche di un ...
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POMPA (πομπή, pompa)
L. Franchi
E. Paribeni
È termine greco, ed è morfologicamente un nomen actionis da πέμπω, mandare, inviare. In Omero (Il., ix, 438) la parola πομπή ha infatti il significato di [...] sulla poppa delle navi greche. La Basilinna si recava a piedi al Boukoleion scortata dai personaggi tipici del cultodionisiaco, i satiri ad esempio (Deubner, tav. 18, 2).
Delle Grandi Dionisie possiamo farci un'idea attraverso la descrizione ...
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VILLA DEI MISTERI
N. Bonacasa
Situata fuori Porta Ercolanese a Pompei (v. vol. vi, pag. 308 ss.), a 400 m circa a NO dalla Porta, si affaccia sulla Via detta Superior nel tratto che questa percorre [...] l'inizianda). G. Zuntz interpretò il fregio come la rappresentazione visiva dello hieròs gàmos e di altre credenze del cultodionisiaco nella casa di un'iniziata, forse in occasione del matrimonio della figlia; tra gli elementi di gusto romano ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] ed altri eroi, ad O la lotta tra Telefo ed Achille nella pianura del Caico. Temi religiosi, ambedue legati al cultodionisiaco ed espressi anche mediante un certo simbolismo sia nel personaggio di Meleagro sia nella vite del f. occidentale; ma troppo ...
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ARTEMIDE (῎Αρτεμις)
P. E. Arias
Divinità greca di origine antichissima e di natura molteplice. Un tipo femminile molto spesso ripetuto, talora rappresentato su di un monte con la lancia in mano ed i [...] già spesso nei vasi a figure nere e nelle monete dal IV sec. a. C., ed è forse da riportare all'influenza del cultodionisiaco nei luoghi montani dove la dea è onorata. Di Damophon era pure una A. Làphria, il cui rito caratteristico era il fuoco ...
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Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] ' più vario: giovani o guerrieri in costume locale, satiri, Eros, Dioniso, fanciulle o menadi o donne iniziate al cultodionisiaco. Si ritiene che queste scene abbiano un generico significato funerario. I personaggi generici e gli oggetti che recano ...
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SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] ad un certo punto scompaiono per essere sostituiti dai sileni, specialmente verso la fine del VI sec. a. C. ed il cultodionisiaco, con la sua vitalità, li accoglie sia quando riaccompagnano Efesto all'Olimpo, sià nella danza con Dioniso e le menadi ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
leneo
lenèo agg. e s. m. [dal lat. lenaeus, gr. ληναῖος, der. di ληνός «torchio»; nel sign. 2, dal gr. τὸ Λήναιον]. – 1. agg. Nell’antica Grecia, epiteto classico (propr. «dio del torchio») del dio Dioniso. 2. s. m. Recinto del demo attico...