La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] tutte le altre tuttavia si differenzia per il tratto distintivo del culto di Cristo, che è Dio fattosi uomo per salvare l’ vasto e lealistico sincretismo, bensì a rendere cristiano l’impero e imperiale il c.; e a tale scopo sembrò, a Costantino e più ...
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(lat. Saturnus)
Religione
Antico dio latino. La sua arcaicità è attestata dall’essere ricordato nel Carmen saliare e nel calendario numano, che ne stabilisce la festa al 17 dicembre. Il suo nome era accostato [...] era annesso l’aerarium populi Romani (➔ erario). Fuori Roma il culto di S. fu praticato solo nell’Africa romana, dove il suo . La diffusione dell’astrologia di origine orientale nell’età imperiale portò a identificare S. con il pianeta omonimo e con ...
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(lat. Mercurius)
Religione
Antica divinità romana, venerata nel Lazio già in età arcaica: nel 5° sec. a.C. a Falerii Veteres, nel 4°-3° sec. a Preneste. A Roma, per lungo tempo, fu considerato unicamente [...] protezione del dio erano anche numerosi in città italiche, dove al culto di M. si associò poi quello di Augusto (Mercuriales et araldi, guida dei defunti nell’Ade ecc. In età imperiale il romano M. nelle regioni africane, celtiche e germaniche ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] successivi mutamenti genetici verificatisi nel periodo imperiale romano con l'arrivo di popolazioni in gran parte oscuri. Si conoscono vocaboli riferiti alle divinità e al culto: ais «dio», aisar «dei»; alle cerimonie funebri: thaur(a) ...
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Edificio sacro, luogo consacrato al culto di una divinità e concepito per lo più come dimora, permanente o temporanea, della divinità stessa, che vi può essere rappresentata da un’immagine o da un simulacro.
Archeologia
Il [...] un senso scenografico e, nei t. di periodo imperiale, per la monumentalità e complessità della pianta. Particolari particolarità era quella di essere l’unico ed esclusivo luogo di culto per tutto l’ebraismo.
Le civiltà asiatiche
In India, dove ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] più utile appoggiarsi al papato per sottrarsi alla pesante tutela imperiale. G. si servì di questa sovranità sia per primo grande esponente. Fu proclamato santo nel 1606. Il suo culto fu spesso ostacolato nel corso del Settecento dai sovrani che ...
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(gr. ᾿Ελευσίς) Antica città dell’Attica, famosa per il santuario di Demetra e Kore e per i riti sacri a esso collegati. Alleata di Atene, visse un periodo di sviluppo tra la fine del 7° e l’inizio del [...] (dove anche i resti di età micenea attesterebbero l’esistenza di un luogo di culto molto antico) fu ristrutturato e ampliato in varie riprese dall’8° sec. ca. all’età imperiale; posto su una terrazza a E dell’acropoli, cinto da mura, era preceduto a ...
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(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] Teodosio I l’8 novembre 392, mirava alla completa distruzione del culto idolatrico. Concili di C. I più importanti sono i quattro ecumenici patriarcati d’Oriente. Il prestigio di essere sede imperiale portò C. ad affermare il diritto a essere ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] Grandissimo fu invece lo sviluppo e l’importanza che ebbe il culto pubblico: esso aveva luogo presso il focolare dello Stato, nella e velata; il tipo è documentato dall’inizio dell’età imperiale. In pitture di larari pompeiani, V., in piedi o seduta ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] , che videro in essa la possibilità di sottrarsi all'autorità imperiale e di incamerare i beni ecclesiastici. Dopo le diete di Chiesa anglicana, che conservò l'episcopato e forme di culto tradizionali, pur facendo propria la teologia riformata. Nell' ...
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archiereo
archierèo (o, nella forma greca, archierèus) s. m. [dal lat. mediev. archiereus, gr. ἀρχιερεύς, comp. di ἀρχι- (v. archi-) e ἱερεύς «sacerdote»]. – In età ellenistica e romana, il sommo sacerdote di un santuario o di una città o...
sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...